Vini, lattoferrina e… acqua santa

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Niente vino! E’ arrivato! Basta e avanza per rovinarmi il fegato da qui ad una settimana.

Gli amici invocati si sono palesati ieri negli avio rifornimenti della Diana Giovannetti e del Massimo Fiori con vino e uova freschissime e con l’arrivo via terra dell’Emanuele da Carpinecchio con scorta di vini, biscottini al cocco ed acqua santa appena benedetta in quel della chiesina di Montebono… Forse la medicina più giusta visto il momento… L’arrivo dell’artiglieria pesante contro il covid (l’acqua santa) mi fa capire che per quanto riguarda, nel rapporto tra me e la malattia l’opinione pubblica in generale mi giudica perdente 15 a 1. Un po’ come viene data la vittoria della Coppa Italia alla Fiorentina… La potrei giocare alla Smai dal Christian Biagi a Piano di Coreglia….

Comunque, con acqua santa, vini vari e bon bon siamo a posto; serviranno tutti per affrontare i prossimi sette giorni (con Valeria che spera invece domani di essere “liberata” dall’Amedeo Chiappa); insieme al Brufen (si piglia solo con ricetta e non è una caramella, mi raccomando) ed alla Lattoferrina, integratore imparato a conoscere ai tempi del Delta covid e che serve ad aumentare (o rafforzare nel mio caso?) le difese immunitarie. Sono questi gli ingredienti per affrontare, almeno per quello che mi riguarda, il covid ai tempi del 2022.

Si va avanti così, con il mal di gola cresciuto, ma sopportabile, una voce da uomo che ha affrontato almeno tre notti brave di fila, alcoliche, supportate da vagonate di sigarette e karaoke a squarciagola; un senso di spossatezza che anche per oggi mi sconsiglia di attuare i miei buoni propositi di tentare di potare la siepe del giardino…. e che quindi mi costringerà a casa, alle 12,30, a vedere la Viola impegnata con il Bologna.

La cosa mi preoccupa. E’ vero, son positivo, ma in generale io penso negativo soprattutto quando gioca Lei e parto già sconfitto prima ancora che i telecronisti di Dazn comincino a tifare per gli avversari, come fanno sempre.

Insomma, per dirla breve, stamani mi sono alzato positivo sì, ma ugualmente negativo alla potenza, con il pensiero fisso e la brutta immagine, mentre ero lì che pulivo la caldaia, che oggi vedrò Nemo fare la sfilata dal divano alla cucina, dopo il gol della vittoria del Bologna raccattato, non in zona Cesarini, ma quando già le squadre erano gli spogliatoi per la doccia. Insomma, un po’ come avvenuto con Juve e Sassuolo …

Per quanto riguarda la malattia, se tanto mi da tanto,  come è accaduto a  Valeria nei giorni scorsi, domani sarà il giorno con i sintomi più evidenti (il terzo giorno… vi dice qualcosa di questi tempi?) e poi dovrebbero calare. Sulla positività non mi esprimo perché ancora per noi è una incognita sapere come si comporta questo nuovo amichetto, anche se la “media” degli amici barghigiani colpiti mi dice che si dovrebbe andare da 10 giorni a due settimane se proprio sei uno condannato ad un karma di sofferenza e sfiga  e non a caso tieni per la Fiorentina… Lo dice anche Bassetti che è così….non ci puoi fare nulla…

E ora? Dal resto della giornata, oltre che dai “regali” della Viola e da quelli più graditi degli amici di cui sopra, non so che aspettarmi in questo isolamento dorato che però offre una splendida vista sulle Apuane, i fiori che cominciano a rispuntare dal terreno ancora gelato, dove Valeria li aveva piantati in giardino, gli uccellini che cinguettano e il Luca Gonnella che chiama Iago a squarciagola, il cane lupo  interista che proprio non si capacita di avere un padrone juventino e cerca di fuggire ogni volta che lo libera, destinazione il Meazza. Spero tra poco di cominciare a risentire anche i chiacchiericcio di chi viene a pranzo dalla Franca e si sofferma fuori per scambiare due parole; un dolce rumore che si fonde al borbottio dei motori a scoppio dei trattori del Vinicio ed al “soffione” del Doriano che quando entra in funzione è in grado di operare una tonsillectomia a dieci metri di distanza.

E’ tutto per oggi. Buona domenica a tutti e per i non covidosi un consiglio: vaccinati o non vaccinati, provax o novax, non abbassate la guardia perché questo stronzetto, bene che vada, è pur sempre una gran rottura di scatole.

Commenti

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  1. Forza! E buona guarigione

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