Un ringraziamento reparto di Chirurgia dell’ospedale Santa Croce di Castelnuovo: “Evviva i piccoli ospedali, dove il cuore ancora esiste e pulsa forte”

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CASTELNUOVO – “Desidero ringraziare per l’accoglienza, l’immediata empatia e la profonda umanità riscontrate da parte di tutto il personale infermieristico, ausiliario, medico del reparto di Chirurgia dell’ospedale Santa Croce di Castelnuovo”

Così la signora Anita Azzi che ha scritto una lettera dopo un ricovero ed in precedenza due operazioni presso il reparto di Chirurgia dell’Ospedale Santa Croce di Castelnuovo di Garfagnana.

“Le persone che vi lavorano possiedono queste doti meravigliose e le mettono in atto costantemente, nonostante la fatica, gli sforzi, le difficoltà da affrontare ogni giorno  – dice la signora Azzi –
Vorrei nominare tutti, per ringraziare ciascuno di loro personalmente e pubblicamente, ma purtroppo non ricordo tutti i nomi. So però che ognuna di queste persone ha contribuito con la parte più nobile di sé ad alleviare le mie sofferenze, ad alleggerire il peso del dolore e della stanchezza, ad illuminare di luce buona il mio percorso nella malattia. Un abbraccio speciale per Rita Guazzelli, volto angelico e familiare del Pronto Soccorso, e per l’infermiera sua amica alla quale mi ha ‘affidato’ alla fine del suo turno; al tecnico di radiologia Simone Bertei, che ricordavo ottimo alunno a scuola e che ho ritrovato preparato, professionale e sensibile come sempre davanti alle macchine e agli strumenti indispensabili per capire l’origine del dolore che mi tormentava; a Nadia Biancardi, che non mi ha mai abbandonato durante la prima terribile notte di ospedale, apparendo ai miei occhi proprio come uno degli ‘angeli’ di Cronin: rassicurante, sensibile, vicina e confortante.
E come lei, in ogni altra occasione dei giorni trascorsi in quel letto, le sue colleghe, tutte, mi hanno dato modo di capire che per fare l’infermiera non bastano le competenze tecniche, ma serve qualcosa in più: il cuore.
Siamo fortunati, a Castelnuovo, perché abbiamo un luogo dove operano persone di vero cuore: credo che tutti noi dovremmo considerarlo un bene comune prezioso, soprattutto in tempi come questi.
Ringrazio naturalmente anche i medici, in primo luogo il Prof. Del Canto, primario di Chirurgia, che mi ha operato e poi seguito costantemente, infondendomi sicurezza e spiegandomi passo dopo passo che cosa stava accadendo al mio corpo.
Insieme a lui desidero ringraziare il Dott. Giacomo Nastri per la professionalità e la simpatia, e le infermiere di sala Barbara Bertoncini e Monica Cardini: vi garantisco che incontrare due persone amiche, gentili e simpatiche all’ingresso della sala operatoria rende tutto molto più facile: in entrambi gli ultimi interventi mi sono addormentata sorridendo!
Grazie a tutti, grazie di cuore.
Evviva i piccoli ospedali, dove il cuore ancora esiste e pulsa forte”.

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