BARGA – Stanotte è venuta a mancare alla Villa di Riposo di Barga, dove era ospite da un po’ di tempo, la carissima Cesira Cabrelli, figura colta e gentile, che non dimenticheremo e che rappresentava la “vecchia Barga”; quella più autenticava e preziosa. Con lei se ne va indubbiamente una parte importante di memoria della Barga com’era.
A ricordarla per noi l’amica e collaboratrice Sara Moscardini.
Ci mancherà la Cesira… Già sentivamo la sua assenza negli ultimi due anni, quando qualche problema di salute prima e la pandemia poi la avevano allontanata dai nostri occhi. Cesira incarnava la parte più viva e autentica della recente storia di Barga, era uno scrigno di memorie nei cui racconti si fondevano sempre le vicende della sua famiglia, della sua vita e della nostra città. Gioiosa, socievole, entusiasta della vita, Cesira amava Barga e amava la cultura in tutte le sue sfaccettature.
Da sempre socia della sezione barghigiana dell’Istituto Storico Lucchese e di Unitre Barga, non mancava mai una conferenza, un evento, una presentazione. Fino a pochi anni fa, già ultranovantenne, me la ricordo col suo immancabile ombrello usato come bastone, spuntare nel vialetto della Fondazione Ricci, o in giro, nelle nostre gite agli Uffizi, a Roccapelago, sempre incantata di rivedere, di conoscere, di scoprire. Ma soprattutto ricorderò sempre la felicità e la gentilezza con cui condivideva il suo immenso sapere su Barga e la sua storia: con i famigliari, gli amici, i soci o semplicemente chi incontrava per strada. Anche negli ultimi anni, nonostante le difficoltà e la lontananza, Cesira ha collaborato attivamente con la Fondazione Ricci per il progetto del Liberty a Barga, avendo la sua famiglia, emigrata in Scozia, costruito la bella villa Cabrelli oggi Romano che si incontra scendendo la via dei Frati.
Cesira, grazie a te che ci hai lasciato l’eredità più preziosa, quella della memoria. Un abbraccio grande.
Cristina Ceccarelli
3 Marzo 2022 alle 15:37
Ciao carissima…mancherai tanto….🌹