VALLE DEL SERCHIO – La notizia è stata resa oggi nei dettagli dai Carabinieri della Compagnia di Castelnuovo: ci sono cinque indagati residenti in media Valle e Garfagnana. Le accuse sono pesanti e riguardano le ipotesi di reato di “violenza sessuale”, “induzione alla prostituzione minorile”, “produzione e detenzione di materiale pornografico”. Il 28 febbraio scorso, a seguito dell’udienza preliminare dinanzi al GIP è stato disposto il rinvio dell’udienza al 17 marzo.
Tutto prende il via lo scorso 27 quando la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Firenze ha depositato al G.I.P. la richiesta di rinvio a giudizio per i cinque indagati. Una richiesta arrrivata al termine di una complessa ed articolata indagine coordinata e diretta dal Dipartimento di quella Procura competente a trattare i reati commessi nei confronti delle persone appartenenti alle fasce deboli, e condotta dai Carabinieri della Stazione di Castelnuovo Garfagnana congiuntamente a quelli della Sezione di Polizia Giudiziaria presso la Procura della Repubblica di Firenze.
Nel corso dell’attività investigativa è stata sequestrata diversa apparecchiatura informatica dove sono state rinvenute ingenti quantità di immagini e video pedopornografici.
Al termine dell’indagine è stato comunque possibile ipotizzare le condotte astrattamente attribuite singolarmente ai cinque soggetti in questione, a vario titolo, per “violenza sessuale”, “induzione alla prostituzione minorile”, “produzione e detenzione di materiale pornografico”, in maniera continuata. Tra le vicende emerse, in particolare, sembrerebbe che, tra il 2017 e il marzo 2021, le vittime dietro compensi in denaro o promesse di lavoro, siano state costrette a subire rapporti sessuali completi o a prostituirsi con i clienti procacciati da uno degli indagati che tratteneva per sé il 70% dell’importo della prestazione sessuale pagata dai frequentatori, consegnando alle ragazze la differenza.
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