La tragica scomparsa di Enrico Piacenza

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BARGA – Purtroppo una brutta notizia quella che viene dall’incidente stradale di cui abbiamo scritto nelle prime ore di questo pomeriggio, il frontale avvenuto a Borgo a Mozzano. La vittima  a Barga la conosciamo tutti, è l’Enrico Piacenza, il Tordo, una vita vissuta con una grande passione: la moto.

Rientrava da Pisa quando con la sua auto, una Mercedes, oggi pomeriggio è finito frontalmente contro un SUV. L’impatto per lui è stato fatale. Non è escluso che abbia perso il controllo del veicolo per un malore, ma poco importa a questo punto. L’Enrico non c’è più.

Enrico nel mondo dei motori nazionale era uno conosciuto: aveva fondato anche una associazione sportiva, quella che aveva chiamato Tordis Racing Team ed indubbiamente lui era uno che il motore, i pistoni e la velocità se li è portati nel cuore; da sempre.

Nonostante un incidente in moto quando aveva 18 anni li avesse creato una menomazione ad un braccio, non aveva mai messo di coltivare la sua passione e con la moto aveva anche corso e si era dilettato fino a qualche decennio fa in pista.

Tra i suoi amici centauri era per lui un grande orgoglio l’amicizia con Roberto Gallina, pilota motociclistico che ha esordito nel Motomondiale nelle classe 500 nel 1970 e che è rimasto in attività nel mondo massimo dei motori, disputando gare anche nel motomondiale 250 e 350, fino al 1976, con migliore piazzamento nel motomondiale 500 con un ottavo posto, ma con una carriera in generale caratterizzata da tanti trofei vinti in Europa ed in Italia. Enrico quegli anni li ha vissuti tutti e come tanti vecchi centauri di Gallina sapeva vita, morte e miracoli.

Proprio per Gallina organizzò  una serata di festa che si svolse nel comune di Barga nel gennaio del 2020, quando ancora non pensavamo di trovarci di lì a poco nell’incubo covid-19.

Anche in quella occasione i tanti centauri presenti tributarono ad Enrico un plauso speciale, riconoscendoli una passione per le moto che non è mai mancata e che lo hanno portato in pista prima come pilota e poi come promotore ed organizzatore di eventi ed infine a capo della propria associazione, insegnando in questi anni anche a tanti ragazzi del posto a diventare piloti che poi si sono affermati anche a livello nazionale.

Non correva più, non pilotava più la sua moto, l’Enrico, ma di motori avrebbe saputo parlarvi a lungo; la passione era rimasta intatta per lui che di mestiere è stato invece un imbianchino.

Lascia a Barga, la moglie Renata, i figli Alessandro ed Erica a cui ci sentiamo davvero vicini nell’esprimere le nostre affettuose condoglianze.

Chissà dove sarai adesso, in sella alla tua moto, caro Enrico. Corri felice, con il vento in faccia, ovunque ti trovi.

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