Non è poi così difficile percorrere l’antica via Ducale, oggi conosciuta anche come strada provinciale per l’Orrido di Botri e fare scoperte davvero straordinarie, come questo antico edificio che oltre 150 anni fa era stato edificato per essere utilizzato da Maria Luisa per fare una sosta e chissà magari cambiarsi d’abito prima di fare un incontro galante . . .
Poco più avanti inoltre, è ancora oggi molto evidente quella che in gergo dialettale locale viene definita una conserva per la neve, una neviera insomma, luogo in cui tempo si raccoglieva la neve da usarsi per tenere in fresco gli alimenti.
A guidarci a questa scoperta l’amico Emilio Lammari esperto di usi e costumi del secolo scorso. In altre situazioni abbiamo trovato delle buche in genere scavate in zone ombrose ma in questo caso si tratta di una struttura molto ben realizzata che ancora oggi conserva le sue caratteristiche originali.
All’interno di questo manufatto possiamo notare anche un percorso che scendeva dentro questa cisterna e permetteva quindi di raccogliere la neve pressata anche quando il livello si abbassava.
Questa “conserva”, che si trova in un area privata, la possiamo osservare lungo la via ducale all’altezza di quello che è conosciuto come il Metato del Cecco.
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