BARGA – Come tutti gli anni con il mese di febbraio, grazie alla collaborazione fattiva dell’Ufficio Anagrafe del comune di Barga ed in particolare della sua responsabile Lucia Rossi, proponiamo i dati sul movimento demografico nei paesi del comune di Barga. La popolazione purtroppo continua a scendere e continua anche ad invecchiare,. Nel 2021 abbiamo perso altre 51 unità e dal 2010, quando toccò il suo massimo di crescita con 10327 abitanti, le unità scese sono state 698.
Gli abitanti del comune erano al 31 dicembre scorso 9.619 rispetto ai 9.680 dell’anno precedente, il 2020. Colpa indubbiamente del decremento delle nascite e del numero più alto dei decessi, inevitabile con l’accrescersi dell’età della popolazione barghigiana, con l’età media che è a 48,7 (nel 2002 era di 45,9). Gli ultrasessantacinquenni sono stati nel 2021, 2732 (-36 rispetto al 2020), pari al 28,6% della popolazione, la percentuale più alta di popolazione anziana degli ultimi venti anni. La popolazione giovane (da 0 a 29 anni) è stata da 2435 unità (-28 rispetto al 2020) pari al 25,5%. Le persone con 100 o più anni sono state 9; sono state invece 182 (erano 183 nel 2020) i novantenni (da 90 a 99 anni di età). E’ salito di poco anche l’indice di vecchiaia che si assesta a 241,8 nel 2021 (nel 2020 era a 241,7; era nel 2002, 212,1), quasi invariato invece l’indice di dipendenza strutturale che è al 67,6% rispetto al 56,1% del 2002 (l’indice rappresenta il carico sociale ed economico della popolazione non attiva (0-14 anni e 65 anni ed oltre) su quella attiva (15-64 anni). Dunque, teoricamente, a Barga nel 2020 ci sono stati 67,6 individui a carico, ogni 100 che lavorano.
Da tenere presente anche il dato dell’indice di ricambio della popolazione attiva. Si è arrivati al 166.0% (nel 2020 era 160,66%). L’indice rappresenta il rapporto percentuale tra la fascia di popolazione che sta per andare in pensione (60-64 anni) e quella che sta per entrare nel mondo del lavoro (15-19 anni). La popolazione attiva è tanto più giovane quanto più l’indicatore è minore di 100. Ad esempio, a Barga nel 2020 l’indice di ricambio è appunto di 166,0 (era nel 2019 di 144,3) e significa che la popolazione in età lavorativa è molto anziana.
Vediamo nel dettaglio i dati 2021. I nati sono stati 52 (lo scorso erano stati 50 e 55 nel 2019), mentre i decessi sono stati 156 (lo scorso anno erano stati 142 e 144 l’anno precedente). Così tanti decessi nel comune di Barga non si erano registrati se non nel 2017 e prima ancora nel 2008.
Coloro che hanno preso residenza nel comune di Barga sono stati 253 ( nel 2020 erano stati 225 e 313 nel corso del 2019). Sono stati invece 210 (nel 2020 erano stati 228 e l’anno prima 267) coloro che hanno lasciato il comune. Il tutto con l’istituzione in totale di 154 famiglie rispetto a quelle che hanno lasciato e che si sono fermate a 124.
C’è poi il dato dei matrimoni: sono tornati a crescere dopo il dato veramente negativo del 2020 in piena emergenza sanitaria quando se ne registrarono solo 18. Nel 2021 i matrimoni sono stati 40 di cui 9 religiosi e 31 con rito civile
Un dato in crescita rispetto anche ai matrimoni del 2019 che in totale furono 32 di cui 24 celebrati con rito civile e 8 religiosi.
Circa i cittadini stranieri residenti nel comune il dato relativo al 1° gennaio 2021 è stabile: nel territorio comunale sono presenti 922 cittadini stranieri (450 femmine e 472 maschi); gli stessi che nel 2020. Nel 2019 erano stati 901. Comunque sia i cittadini stranieri presenti sul territorio comunale rappresentano circa il 9,0% della popolazione residente. Un dato comunque assai in linea con quello degli anni precedenti. La maggioranza sono albanesi, con 223 unità (25,66%) seguiti da marocchini (169 – 19,45%); da rumeni (155 unità – 17,84%). Da registrare il calo della presenza di cittadini britannici che sono adesso 101 pari al 11,62% (erano oltre il 13%). Dietro i britannici seguono poi i polacchi (20 – 2,39%) e i Macedoni (17 – 1,96%).
luigi
16 Febbraio 2022 alle 10:07
Questi dati oramai sono un indicatore ben chiaro sul nostro futuro. Di Comune e di Valle. Bisognerebbe coinvolgere tutte le comunità e riflettere su come pensare al nostro futuro, che sarà fatto di vecchi se non progettiamo altro, senza cercare di campare alla giornata.