BARGA – Oggi a Barga abbiamo vissuto una delle vigilie della Befana più brutte e angoscianti da forse gli anni del secondo conflitto mondiale.
Una giornata piovosa e grigia sta facendo da cornice ai nostri paesi deserti e ad una ondata di contagi che solo negli ultimi cinque giorni ha fatto registrare 134 nuovi positivi. Tanta gente rinchiusa per forza di cose in casa, in attesa che passi anche questa tempesta, l’ennesima, che ci sta regalando questo virus… con la speranza che per tutti passi velocemente e senza grandi intoppi, grazie ai vaccini che stanno facendo il loro lavoro, limitando di molto la cattiveria di questo virus.
In giro quello che fa più male oggi, nel giorno della vigilia, è che sono mancati anche i campanelli dei bambini, le loro voci a cantare la questua davanti alle botteghe o alle porte delle case; è mancata quell’aria di festa di questo giorno speciale; la Befana che attendevamo oggi da Pegnana, con il suo miccetto, ad incontrare i bambini della cittadina ed a consegnare loro, in una festante Barga Vecchia, un bel dono. Manca il falò in Piazza Angelio, manca la rassegna delle Befane che sarebbe dovuta tornare come nel 2019… era tutto pronto, ma si è dovuto rinunciare. Nemmeno abbiamo potuto gustare il biscotto della Befana, del quale si attendeva il primo concorso per il più bel prodotto casalingo… Manca proprio tutto oggi a Barga e non sembra nemmeno Befana.
Qualcuno comunque, ne siamo certi, non mancherà di rispettare la tradizione ed in qualche casa la Befana farà capolino di persona a portare doni ai bambini, come sempre. E domani i suoi doni, puntuali, arriveranno comunque a tutti i nostri piccoli
Mi viene in mente la mia befana di qualche decennio fa… da me non arrivava mai di persona, ma l’attesa e la speranza che fosse passata la sera della vigilia mi faceva andare a letto con una grande emozione e con tantissima aspettativa e speranza. Speranza, appunto… come sarebbe bello stasera andare a letto con trepidazione e poter sperare che domani la Befana ci porti un solo grande dono: ci liberi da questo incubo…
Così ovviamente non sarà e domani saremo a commentare nuovi numeri del contagio, nuovi problemi dei tamponi e dei tracciamenti che ormai sono in tilt visti i numeri delle persone da monitorare.
Che fare dunque? Non possiamo sperarlo per domani, ma possiamo sperare che questa nuova tempesta passi presto. A darci forza oggi la certezza che la Befana tornerà; prima o poi tornerà a fare festa con noi così come sempre è stato. Non perdiamo questa speranza e facciamo tutti noi quello che dobbiamo fare per uscirne quanto prima da questo casino. Senza tante polemiche, paure e dubbi.
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