BARGA – Sulla versione online di Metro, il quotidiano cartaceo a più alta diffusione del Regno Unito, è stato pubblicato, a firma di Laura Millar, un ampio servizio sulla “scozzesità” di Barga. Il servizio si intitola “Almost everyone in the Italian town of Barga is Scottish – and you can even get haggis there”. Che tradotto semplice, semplice vuol dire che a Barga sono quasi tutti scozzesi … e che qui trovi anche … l’haggis, il tradizionale insaccato della cucina scozzese.
Il titolo prende spunto proprio dalla tradizionale cena scozzese (Burns Night), dedicata al poeta nazionale Roberto Burns, che ogni anno la famiglia Orsucci proporne per amici scozzesi e bargoscozzesi nel proprio ristorante. A parlare nelle interviste è Adele Pierotti che gestisce con la sua famiglia l’Hostel Villa Gherardi ed il cui accento scozzese viene evidenziato dall’autrice. Adele racconta che il suo bisnonno era di Barga ma partì alla fine del XIX secolo per il Regno Unito, dove le prospettive di lavoro erano molto migliori. Inizialmente trovò ; come tanti nostri compaesani lavoro come minatore di carbone a Wishaw prima di trasferirsi a Glasgow e aprire un ristorante di fish and chips. Come tanti bargo-scozzesi del resto.
Adele è nata e cresciuta in Scozia, ma con Barga i legami non sono mai mancati fin da piccola e qui ha conosciuto Riccardo Orsucci con cui poi aprì il primo ristorante a Glasgow. La giornalista intervista anche il figlio Stefano che gli racconta della squadra dei Gatti Randagi, dei colori biancoverdi del Celtic e della grande passione per la squadra scozzese.
Due parole le dice anche la sindaca Caterina Campani che sottolinea le caratteristiche della “the most scottish town in Italy” come la sagra del fish and chips e la scuola di musica e danza tradizionale scozzese di Hamish Moore.
Nelle foto del servizio, tra le altre, quelle con i componenti della famiglia Orsucci, la bottega dell’Aristo e lo scottish corner della bottega di Antonella Conti in Piazza del Comune, oltre ai “Gatti Randagi”, ovviamente in kilt biancoverde.
Nel finale di articolo spazio ai prodotti tipici… Barghigiani? No, scozzesi; che a Barga si trovano alla Bottega del Pane di Francesca Ercolini, discendente da un’alktra famiglia profondamente legata alla Scozia: qui, segnala l’articolo, si trova il porridge Scott, i biscotti digestivi McVitie’s e naturalmente non può mancare la bibita più scozzese che c’è… la Irn-Bru, che va a ruba anche tra i giovani del posto.
Ralph Ercolini
28 Gennaio 2022 alle 19:56
Non se ne po più della Scozia siamo in italia
Paul
29 Gennaio 2022 alle 10:59
Forse saranno esenti dalla tassa di soggiorno
Frank Viviano
30 Gennaio 2022 alle 11:08
Quasi tutti a Barga sono scozzesi? Che affermazione bizzarra. Più precisamente, anche la maggior parte di coloro che hanno trascorso del tempo in Scozia – forse il 10-20 per cento della nostra popolazione – sono molto più barghigiani che scozzesi.
Gianmarco
30 Gennaio 2022 alle 13:22
L articolo originale riporta delle cose non esatte. In più bisogna dire che Molti italiani in Scozia sono barghigiani di origine. Poi non fu il sindaco precedente 10 anni fa a far sì che Ryanair iniziasse voli con la Scozia ma fu il sindaco Sereni a far sì che non solo Ryanair iniziasse i voli ma anche che il rapporto tra Barga e la Scozia fosse forte e ben pubblicizzata sia a Barga che in Scozia. Ma le ultime amministrazioni Bonini e Campani hanno purtroppo seppellito quello che di buono era stato creato.
Frank Viviano
30 Gennaio 2022 alle 17:12
Il problema è l’assurdo titolo di quell’articolo, che letteralmente dichiara: “QUASI TUTTI NEL BORGO ITALIANO DI BARGA SONO SCOZZESI”.
The problem is that article’s absurd headline, which literally reads: “ALMOST EVERYONE IN THE ITALIAN TOWN OF BARGA IS SCOTTISH.”
Kevin Shuttlewood
31 Gennaio 2022 alle 17:28
Frank I have to agree with you in this one 👍🏼