In ricordo di Romano il nostro sentito grazie

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FORNACI – Approfitto delle pagine di questo giornale, che ha visto il mio babbo un entusiasta ed estroverso collaboratore per alcuni anni alla pagina sportiva, e della gentilezza di Luca, che ci ha commosso con l’articolo e le belle parole che gli ha dedicato proprio nel giorno più triste dell’ultimo saluto.

Mi permetto di sostituire, solo per queste poche righe, proprio il mio babbo, credendo di esprimere con la più totale sincerità il suo pensiero unito a quello della mia famiglia, per dirvi una sola parola: GRAZIE, un grazie sentito che riga gli occhi di lacrime per l’immenso affetto che gli e ci avete dimostrato.

Ringrazio gli amici, anzi i “compagni”, (come diceva lui),  dal liceo, all’università fino agli anni della pensione, con i quali ha trascorso momenti belli e felici; i “Fornacini” tutti ma anche tanti tanti altri  di altri paese vicini e lontani, che lo hanno conosciuto per lo storico negozio di biciclette del nonno, per gli anni a Radio Fornaci One, a Noi TV, per la sportiva e il suo Fornaci, per il lavoro allo Studio Landi prima a Barga e poi a Fornaci e allo Studio 92, fino alle persone che ci hanno amorevolmente aiutato ad accudirlo a casa durante la malattia fino all’ultimo istante e agli amici miei, di Stefano e di mia madre che hanno fatto parte in tanti momenti diversi della sua vita e che ce lo hanno testimoniato con affetto.

Cito una frase forse scontata: … il mio babbo conosceva proprio tutti … e proprio tutti lo avete ricordato ognuno in modo speciale.

Ha lottato come un leone fino a che il fisico glielo ha permesso e ci ha avuto tutti uniti vicino, fino all’ultimo respiro. Pochi giorni fa il suo 83 compleanno; tanti messaggi che ha visto e cui mi ha chiesto di rispondere in prima persona sempre con un GRAZIE.

Lo stesso Grazie che oggi vi lascio come sua eredità e a nome della nostra famiglia.

Commenti

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  1. Gian Gabriele Benedetti


    Bella, sentita e commovente lettera di ringraziamento. Le parole sono sgorgate dal cuore e ci hanno fatto capire ancor di più l’affetto di un figlio e la grande considerazione positiva che tantissimi di noi nutrivano per l’amico Romano.

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