BARGA – Non ci eravamo mai frequentati, non eravamo mai andati a cena insieme, avevo condiviso poco o nulla della vita; sia con lui e con il fratello Mauro; eppure a Giorgio Di Dio volevo bene, come lo voglio al fratello; perché li ho sempre pensati come appartenenti a tutti gli effetti alla grande famiglia del Giornale di Barga. A coloro che per questo giornale ci sono sempre stati. Ci teneva Giorgio a questo Giornale, come ci tiene Mauro e ad ogni dicembre, fin da quando io qui in questa redazione facevo il garzone che portava le lettere in posta, li ho sempre visti: non mancava mai alla fine dell’anno la loro visita. Dicembre non era dicembre se Mauro e Giorgio non passavano a pagare l’abbonamento ed a fare la consueta offerta per i Sorrisi Natalizi di Suor Marianna. Entrambi gesti di attaccamento al giornale ed alla sua storia, oltre che di amore per la comunità di Barga e la sua gente.
In questo dicembre è stato tutto diverso. Giorgio non è venuto; Mauro è arrivato da solo e mi ha annunciato che per Giorgio era vicino il momento del commiato da questa vita. Non se sapevo nulla e la cosa mi ha molto addolorato perché loro sono appunto persone di famiglia in questa redazione ed è come se mi avessero comunicato la malattia di una parente caro. Dopo pochi giorni, era il 19 dicembre, Giorgio ci ha lasciati. Aveva 68 anni.
Lo conoscevo poco il Giorgio, un po’ di più il fratello di cui ricordo le gesta calcistiche; ma per certo posso dire che era uno che la vita l’amava e che ugualmente amava il suo prossimo. Che entrava subito in sintonia con gli altri, grazie anche al suo essere persona solare e aperta.
Una persona per bene, molto legata alla sua Barga di cui ogni tanto in redazione col fratello mi riferiva addolorato di qualche cosa che non andava e che bisognava risolvere perché Barga, quando la si ama, la si vuole sempre vedere al meglio.
Tra le sue passioni recondite il ballo ed infatti non c’era sera di Santa Maria e San Rocco, appuntamenti immancabili per lui, che non fosse alle serate di ballo in Largo Roma.
Con il fratello Mauro era inseparabile; hanno condotto una vita l’uno accanto all’altro in un rapporto tra fratelli davvero ricco e profondo. Hanno condiviso gioie e dolori e soprattutto l’amore per questa terra.
La sua scomparsa ha addolorato in tanti a Barga, ma non solo a Barga. Giorgio ha lavorato una vita con il Gruppo Marcucci; prima a Tele Elefante, poi a Videomusic ed infine alla Kedrion. Con Marialina Marcucci, tra gli altri, condivideva una bella amicizia ed una stima reciproca.
A lui ed a Mauro vogliono bene anche gli Alpini di Barga che loro hanno sempre sostenuto nei tanti progetti delle nostre penne nere. Quando passate dalla chiesina delle Palmente, sappiate che quella luce che illumina il nostro San Cristoforo è una donazione di lui e di Mauro, in memoria della mamma Clotilde.
Giorgio era anche socio degli alpini di Barga ed anche loro gli volevano bene ed infatti hanno preso parte alle sue esequie per rendergli omaggio.
Oltre al caro Mauro, di cui condivido il dolore e la tristezza, lascia i cugini ed i parenti tutti a cui ci sentiamo vicini ed invio le mie affettuose condoglianze.
Caro Mauro… sarà dura senza di lui, senza il suo conforto, la sua voce, le sue risate, ma sono certo che Giorgio troverà lo stesso il modo di stare vicino a te ed insieme a babbo e mamma di proteggerà da lì dove si trova.
Paul C
21 Dicembre 2021 alle 17:59
Ho appena appreso questa notizia che mi rende molto triste,sono cresciuto insieme a loro,abitavamo molto vicini e giocavamo insieme. A te Mauro le mie più sentite condoglianze.Paul