La scomparsa di Pierluigi Pellinacci, memoria storica e parte attiva del paese di Ponte all’Ania

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PONTE ALL’ANIA – Nei giorni scorsi, esattamente la mattina di giovedì 11 novembre, la comunità di Ponte all’Ania ha pianto la perdita di un’altra figura storica ed attiva della realtà pontallaniese. Ci ha lasciato “Gigi” Pierluigi Pellinacci. Aveva 84 anni.

La notizia è stata ripresa sui social anche dall’ex consigliere comunale Luca Mastronaldi che scrive parole condivisibili:

 

“Ponte all’Ania piange una grande persona. La misericordia, gli amici della tombola, il tuo essere presente in ogni iniziativa paesana, soprattutto nel periodo natalizio, sempre indaffarato ad abbellire le vie del paese. No, non eravamo pronti a questa notizia, ci hai preso in contropiede. Passano davanti mille ricordi, mille immagini, istanti di vita. La SS Ania, le tue battute micidiali, le partite a carte. Cari signori, se volete un esempio di impegno sociale e di comunità, non scordate mai questa splendida persona. Un abbraccio a tutta la famiglia.”

 

Fino all’ultimo Pierluigi è stato impegnato per il suo paese, parte attiva anche nell’operazione che speriamo presto vedrà partire i lavori per la risoluzione del grosso problema dei ruderi del cinema Risorgimento; area destinata a nuova vita e dove verranno realizzate delle unità operative con un finanziamento che il comune ha ottenuto di 400 mila euro.

Anche lui ha permesso di ricostruire l’iter per arrivare alla definizione del passaggio dell’area al Comune. Del resto Pierluigi è stato proprio testimone diretto di quello che era stato anche il cinema Risorgimento, oltre che di tante vicende della vita del paese di Ponte all’Ania e delle sue genti.

Era stato anche protagonista, tra gli intervistati, del documentario “Dietro il muro magico” realizzato questa estate dall’Istituto Luce – Cinecittà, dedicato ai vecchi cinema a pellicola e dove si è dato spazio anche alla storia di Ponte all’Ania.

Indubbiamente con lui Ponte all’Ania ha perso ora un pezzo della sua memoria storica, una delle ultime persone in grado di raccontare quella che è stata la Ponte all’Ania del secolo scorso.

Alla famiglia, a nome anche del nostro collaboratore Graziano Salotti, le più sentite condoglianze.

 

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