BARGA – Barga Vecchia piange da ieri la perdita di un’altra significativa figura che ha indubbiamente accompagnato la vita castellana in questi ultimi decenni. Improvvisamente ci ha lasciato, a 77 anni, il carissimo Giorgio Marchetti. Lo ha trovato in casa, ormai privo di vita, la sua amica Iana, con la quale in questi ultimi tempi condivideva tanti momenti e che indubbiamente gli voleva bene. La notizia della sua scomparsa si è immediatamente diffusa in tutto il centro storico dove Giorgio era una vera e propria istituzione ed era benvoluto ed apprezzato da tutti, per la sua eleganza, per il suo amore per la cultura e l’arte, per una educazione di particolare rarità che erano la dote che del Giorgio si apprezzava di più; forse perché oggi ci sarebbe davvero un gran bisogno di educazione in questo mondo becero e prepotente. Ecco, Giorgio era l’opposto della persona becera e prepotente. Aveva modi garbati e gentili, che ti sapeva trasmettere anche nel conversare. Amava molto parlare con gli altri, scambiare due chiacchiere ed aveva sempre delle belle parole per tutti. Aveva sempre le parole giuste.

Aveva lavorato per lungo tempo come cameriere nelle navi da crociera ed anche nei grandi alberghi e questo mestiere, oltre ad avergli lasciato in dote la padronanza in diverse lingue, lo aveva cresciuto portandogli una particolare ricchezza d’animo. Una persona affabile, piacevole, che sapeva stare con gli altri e che ti colpiva per il suo essere fine e sensibile.

A Barga era rientrato ormai da tanti anni; si era qui ritirato nella casa di famiglia insieme alla mamma, poi rimanendo, dopo la morte di lei, con il suo inseparabile ed amatissimo gatto Lillo che ora è rimasto solo.

La sua vita si è svolta tra piazza Angelio e Piazza del Comune dove negli anni passati è stato un importante collaboratore del lavoro della Galleria Il Marzocco di Nadia Rossi e Gianfranco Selmi. Per lui quello era il luogo ideale, come ideale erano i salotti all’aperto che rappresentano queste due piazze, tutti ambienti ricchi di cultura, di arte, di persone interessanti di tutto il mondo da incontrare, da conoscere e con cui conversare, sapendo spaziare nei più svariati argomenti. Mel lo ricordo negli anni della Galleria. Era un  piacere sentirlo illustrare quella opera d’arte o quell’oggetto d’antiquariato con un linguaggio garbato non solo efficace, ma piacevole da ascoltare.

Nella sua vita di tutti i giorni si poteva star certi di incontrarlo ogni mattina lungo via di Borgo, con il suo carrellino della spesa… negli ultimi tempi le pause per riposarsi, lì sulle panchine gialle sul Ponte Lombardini, erano diventate sempre più lunghe ed in lui indubbiamente si vedeva il peso degli anni, ma nessuno era preparato a non vederlo più tra di noi.

In questi tempi aveva stretto una forte amicizia con la signora Iana che per lui era diventata quasi come una sorella oltre che un importante appoggio; con lei  condivideva spesso anche pranzi o cene  o una bevuta ai tavoli di piazza del comune o piazza Angelio. Amava essere nel cuore della vita del Castello che era indubbiamente il suo mondo e per tutto il popolo della sua piazza Angelio, in chi ci vive ed in chi la vive ogni giorno questa piazza, era come uno di famiglia.

Mancherà alla piazza, mancherà a tutta Barga Vecchia, mancherà a tanti il caro Giorgio; oggi c’è, in tutti quelli che l’hanno conosciuto, la consapevolezza che un’altra piccola, grande parte della vera essenza del castello di Barga se n’è andata con questa insostituibile persona.

Che la terra ti sia lieve, caro Giorgio, perché te lo sei meritato. Barga ti ringrazia per quello che eri e per quello che ci hai lasciato. Non ti dimenticheremo.