BARGA – Riprendono domani i lavori per circa 565 mila euro euro relativi alla regimazione delle acque della zona del Piangrande, opera importante ed attesa per la futura la prevenzione dal dissesto idrogeologico causato dalle eccezionali ondate di maltempo.
Dovevano essere terminati un po’ di tempo fa, ma in questi mesi c’era da superare lo scoglio relativo alle autorizzazioni necessarie da parte delle Ferrovie per attraversare, con il collegamento della rete di raccolta, la linea ferroviaria Lucca-Aulla.
I lavori sono partiti nel maggio 2020. L’importo dell’operazione era di 565 mila euro (concessi a suo tempo dal Ministero dell’Ambiente, nell’ambito del piano nazionale per la mitigazione del rischio idrogeologico ed alla fine finanziati dalla difesa del suolo regionale della Regione Toscana) e la spesa è servita in particolare al potenziamento del sistema fognario e di regimazione delle acque meteoriche di Barga capoluogo; tra Barga e Mologno è stata potenziata e modificata la rete fognaria di raccolta delle acque piovane, ora convogliata al fine di trovare sbocchi idonei; il sistema vede nella parte finale la principale raccolta delle acque nel fossato di Luchi ora potenziato con importanti interventi proprio alle tubazioni ed al contenimento delle acque che prima anche qui, come nei campi di Mologno, creavano danni ed allagamenti. Inoltre sono stati realizzati nuovi tratti di raccolta delle acque tramite fognature modificate ed ampliate, il potenziamento di alcuni collettori, la realizzazione di speciali casse di esondazione così da permettere in parte il riassorbimento delle acque nei terreni; il rafforzamento di alcuni tratti dei fossati tramite apposite scogliere.
Come detto da qualche mese l’intervento era sospeso in attesa del via libera delle ferrovie che alla fine è arrivato e da questo giovedì 14 ottobre ci ha spiegato l’assessore ai lavori pubblici Pietro Onesti, riprendono quindi i lavori che ancora dovevano essere realizzati nella parte finale dell’intervento, quella appunto presso la ferrovia, nella zona dei Luchi a Mologno,
Ci vorrà circa un mese, spiega ancora Onesti, per completare questo intervento fondamentale per risolvere un po’ di problematiche di dissesto idrogeologico relative alla zona di Mologno e Luchi oltre che della zona del Piangrande.
I lavori come detto sono importanti per la prevenzione del rischio di dissesto idrogeologico. In caso di forti piogge, l’acqua che scende da Canteo e dal Piangrande, crea problemi non solo nella zona di Nebbiana o del Piangrande, ma soprattutto a Mologno, dove i fossati presenti spesso diventano cascate immense di detriti e fango e causano danni importanti alla popolazione. Le ultime situazioni del genere si sono verificate nel giugno 2020, ma ora con questo intervento che si avvia finalmente a conclusione si conta di risolvere un bel po’ di problematiche future.
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