VALLE DEL SERCHIO – Il gruppo d’azione di Potere al Popolo nasce in Mediavalle-Garfagnana: “per dare forma – scrive in un comunicato – a un movimento radicato sul territorio alternativo a quei soggetti politici che da anni inseguono le solite logiche elettoralistiche e spartitorie, lasciando intatte le annose problematiche sociali, sanitarie e ambientali della Valle.
Come Potere al Popolo Mediavalle-Garfagnana intendiamo sganciarci dalle fin troppo conosciute logiche di palazzo. Crediamo che occorra abbandonare la sterile retorica delle promesse elettorali e il miope narcisismo che coloro che amministrano questo territorio rinnovano ad ogni scadenza elettorale. “
Tra i temi a cuore, la questione ambientale: “Nelle nostre aree si registrano livelli più che preoccupanti d’inquinamento, non solo dell’aria ma anche dell’acqua e del suolo. Più volte la popolazione della Mediavalle si è schierata contro i progetti di costruzione di inceneritori portati avanti dall’industria privata e avallati trasversalmente dalla politica.
Anche per quanto riguarda il fiume Serchio, rifiuti di ogni tipo giacciono nel suo letto e sulle sue sponde del fiume, per poi essere trasportati a valle e finire poi in mare. Di questo fenomeno, ciò che preoccupa maggiormente è la presenza massiccia di plastiche non biodegradabili, talvolta provenienti da discariche che nel passato venivano individuate proprio lungo gli argini del fiume.
Un ulteriore esempio lampante d’inquinamento è quello riguardante le Alpi Apuane, catena montuosa bistrattata a beneficio dei pochi e a danno dei moltissimi, a causa del numero esorbitante di cave per l’estrazione del marmo. Oltre alla sempre maggiore distruzione dell’ambiente e del sistema montuoso, tale processo porta alla creazione della cosiddetta “marmettola”, un materiale di scarto altamente inquinante e dannoso per il terreno e per le falde acquifere”.
Il gruppo d’azione di Potere al Popolo Mediavalle-Garfagnana si schiera insomma a sostegno di una politica locale che, scrivono, sappia bilanciare la salvaguardia del territorio, la salute degli abitanti e il diritto al lavoro, superando il ricatto occupazionale al quale i nostri luoghi sono fin troppo abituati: “Siamo rappresentati da nessuno, perciò occorre rappresentarci da soli: è ora di Potere al Popolo! “
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