Cerimonia semplice ma molto sentita a Lucignana, nel Comune di Coreglia, dove è stata riconsegnata ai parenti la piastrina di riconoscimento di Marino Donati, soldato dell’esercito italiano disperso in Russia nella seconda guerra mondiale. Di Marino, mandato a 28 anni sul fronte sovietico non si avevano più notizie dal gennaio del 1943.
La stessa sorte toccata anche ad altri giovani del paese, mandati allo sbaraglio nella campagna di Russia
Nel luglio dello scorso anno la poetessa Alba Donati, titolare della libreria La Penna e figlia della moglie di Marino, Iole, che si era poi risposata, riceve una telefonata da Carrara. Qualcuno ha visto su un sito web di cimeli di guerra la foto della medaglietta di Marino.
Si scopre quindi che Marino ha perso la vita nella battaglia di Voronesz, all’inizio del ’43, senza poter rivedere il figlio Giuliano. La famiglia Donati compra all’asta la piastrino per poco più di 80 euro. E questa mattina il sindaco di Coreglia Remaschi l’ha riconsegnata proprio a Giuliano, chiudendo una lunghissima attesa, durata 80 anni.
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