BARGA – Da domani, sabato 9 e fino al 24 ottobre presso il Museo Stanze della Memoria la tappa finale del progetto itinerante #DantePOP dell’artista barghigiana Sandra Rigali, che con la sua visione contemporanea ripercorre un ponte pop-letterario tra Lombardia e Toscana nel nome del Sommo Poeta, in dialogo con Gabriele d’Annunzio e con Giovanni Pascoli.
La mostra stamani è stata presentata alla presenza tra gli altri dei consiglieri regionali Giachi, Puppa e Mercanti, di Caterina Campani, Sindaca del Comune di Barga e di Alessandro Adami, Presidente della Fondazione Giovanni Pascoli. L’esposizione inaugurerà domani alle ore 18.
Dopo il Vittoriale degli Italiani, era stata ospitata anche in Regione, patrocinata infatti dal consiglio regionale, ed alla fine terminerà il suo percorso nella cittadina di origine dell’artista.
“Avere le opere di Sandra Rigali dedicate a Dante nella nostra cittadina – ha commentato la sindaca Caterina Campani – è motivo di orgoglio e in particolare di rendere vivo quel rapporto che per secoli ci ha legato a Firenze. Il territorio di Barga è stato infatti un’enclave fiorentina dal lontano 1341 fino alla vigilia dell’Unità d’Italia e quindi con la storia di Firenze e dunque anche con Dante, qui c’è un rapporto particolare. C’è poi il collegamento tra Pascoli e Dante che viene messo in luce dalle opere di Sandra Rigali.”
Sul legame tra Pascoli e Dante anche Alessandro Adami, Presidente della Fondazione Giovanni Pascoli secondo il quale le opere di Sandra Rigali rendono omaggio ai due poeti; li mettono in relazione (come quella che ricorda le “stelle” nel verso conclusivo dell’Inferno e le “stelle” di X Agosto), che possono lasciare spazio a un frammento di manoscritto pascoliano (“Purgatorio Dante”) o alla copertina di uno studio dantesco di Pascoli.
E’ stata l’artista a spiegare l’obiettivo della sua mostra, ovvero avvicinare il pubblico alla figura del Poeta, inteso soprattutto come “uomo del cambiamento”. E farlo in una chiave ed in una dimensione moderna. Rigali in questa esposizione racconta Dante e la sua visione del mondo attraverso un parallelismo tra le fonti letterarie e i fatti di oggi (ritagli di giornali), evidenziando il forte legame tra l’opera dantesca e la società presente, per riappropriarsi fieramente della bellezza, dell’arte e della nostra cultura.
“Ho fatto – ha dichiarato – un percorso di cui vado orgogliosa, un grazie a tutti coloro che mi hanno dato una mano e all’equipe che mi ruota attorno. Di sicuro questo non è un viaggio che si conclude ma che si arricchirà di nuovi progetti nei prossimi anni”
La mostra che inaugura domani rimarrà aperta presso il museo Stanze della Memoria fino al 24 ottobre prossimo: mette insieme una cinquantina di opere inedite e create appositamente per #DantePOP tra il 2020 e il 2021, e tre lavori dedicati a d’Annunzio e a Pascoli realizzati nel 2017.
Tele di grande formato e piccole formelle accompagnano il visitatore, come le cartoline di un viaggio in Italia, attraverso luoghi reali e immaginari, nei quali si esplicano alcuni momenti significativi dell’opera dantesca, legati alle sue idee più all’avanguardia, come il ruolo della donna e la lingua come specchio della società. Vengono messe in luce anche le connessioni, a secoli di distanza, tra Dante, d’Annunzio e Pascoli.
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