GARFAGNANA – “Bene i progetti sperimentali ma non possiamo dimenticare i problemi ordinari, le carenze quotidiane contro cui sbattono i residenti della Garfagnana: dalla carenza di medici e infermieri, ai servizi tagliati nei presidi ospedalieri e sanitari, alle lunghissime liste d’attesa” dichiara il Consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Vittorio Fantozzi, che domani sarà presente a Castelnuovo dove l’assessore regionale alla Sanità Bezzini presenterà un progetto pilota per la cardiologia.
“La mancanza di guardie mediche è ormai un’emergenza tanto d’inverno che durante la stagione estiva. Un’emergenza che nasce dalla carenza strutturale di medici e da una sbagliata pianificazione regionale. Una situazione che, purtroppo, conferma gli allarmi che abbiamo lanciato nel corso dei mesi: la nostra battaglia sulla mancanza del medico a bordo dell’ambulanza del 118 a Piazza del Serchio, gli atti che abbiamo presentato per difendere o ripristinare servizi tagliati negli ospedali della Garfagnana, da Barga a Castelnuovo, e per lamentare una carenza di operatori sanitari, la proposta di legge che come Fratelli d’Italia abbiamo presentato alla Camera dei Deputati per riportare i medici nelle aree interne e disagiate. Non è accettabile che ci siano medici che da soli coprano il servizio di tre professionisti, con turni massacranti e rischiando di fornire servizi non adeguati, non possiamo avallare l’idea dell’Asl che intende accorpare più sedi e territori sotto un unico medico che si sia costretto a dividersi tra Lucca, Barga e Castelnuovo. Nella Valle del Serchio –sottolinea Fantozzi– è difficile mantenere un costante numero di specialisti per le continue mobilità, nonostante siano state considerate tutte le possibilità per la sostituzione del personale mancante, attingendo a tutte le graduatorie in essere. Si fa sempre più acuta la carenza di personale medico nei presidi ospedalieri periferici, con conseguente riduzione della qualità delle prestazioni A Castelnuovo contro i tagli e i disservizi i cittadini, nei mesi scorsi, sono stati costretti a scendere in piazza per far sentire la loro voce”.
luigi
1 Ottobre 2021 alle 8:46
Serve ancora altro per capire che la sanità regionale e quella di valle sono state abbandonate a tagli senza precedenti? Oramai per le visite specialistiche tutti vanno nei centri medici privati. Si fa finta che abbiamo ancora una sanità pubblica. E i politici locali? Tutti zitti.