FORNACI – Mercoledì 22 settembre alle 21 l’Arcivescovo di Pisas Giovanni Paolo Benotto ha convocato l’Assemblea Pastorale di Vicariato presso la Chiesa di Cristo Redentore a Fornaci di Barga per dare avvio al “processo di sinodalità” voluto dal Papa per l’intera Chiesa Cattolica; un itinerario che si inserisce nel solco dell’«aggiornamento» della Chiesa proposto dal Concilio Vaticano II.
La celebrazione di apertura da parte di Papa Francesco sarà il 10 ottobre e la domenica 17 ottobre inizierà in ogni singola diocesi con il proprio vescovo.
Il sinodo, parola greca che vuol dire “camminare insieme”, diventa una vera e propria assemblea ecclesiale, cioè l’assemblea di tutto il popolo di Dio, consacrati e laici chiamati a riflettere sulla propria identità per una comunione più profonda fra tutti i suoi membri, per una partecipazione ministeriale che coinvolga ogni battezzato con i doni e i carismi che possiede, per una missionarietà sempre più esplicita ed efficace secondo le linee offerte da Papa Francesco nella Esortazione Apostolica “Evangelii Gaudium”.
Il senso del cammino a cui tutti siamo chiamati è anzitutto quello di scoprire il volto e la forma di una Chiesa sinodale in cui ciascuno ha qualcosa da imparare. Popolo fedele, Collegio episcopale, Vescovo di Roma: l’uno in ascolto degli altri e tutti in ascolto dello Spirito Santo.
Il Vescovo di Roma richiede a tutti i Vescovi e a tutte le Chiese particolari, nelle quali e a partire dalle quali esiste l’una e unica Chiesa cattolica, di entrare con fiducia e coraggio nel cammino della sinodalità” e i Vescovi Italiani hanno voluto questo percorso nella prospettiva della celebrazione del prossimo Giubileo ordinario del 2025.
Insieme desideriamo porci alcune domande fondamentali tratte dal Documento preparatorio della XVI Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi “Per una Chiesa sinodale: comunione, partecipazione e missione”; insieme desideriamo sostenere quel necessario rinnovamento della vita ecclesiale di cui tutti siamo convinti, ma che spesso non riusciamo a determinare o a mettere in atto.
Ci prepariamo a vivere questa tappa fondamentale della vita della Chiesa”, con le migliori disposizioni, attingendo la luce dello Spirito dalle celebrazioni liturgiche “che costituiscono il cuore e rivelano il senso di quello che andiamo a fare.
Un Sinodo infatti, non si comprende se non alla luce dell’azione dello Spirito Santo”.
Siamo invitati a partecipare, particolarmente i membri del consigli pastorali di Vicariato e di Unità Pastorale, i catechisti, i presidenti, soci ed educatori delle varie associazioni ecclesiali, per rinnovare e sostenere il cammino della Chiesa e per essere insieme testimoni dell’amore di Dio.
Lo Spirito offre a ciascuno l’opportunità di esprimersi e di essere ascoltato per contribuire alla costruzione del Popolo di Dio, riconoscere e apprezzare la ricchezza e la varietà dei doni e dei carismi per il bene della comunità e in favore dell’intera famiglia umana, sperimentare modi partecipativi di esercitare la responsabilità nell’annuncio del Vangelo e nell’impegno per costruire un mondo più bello, più abitabile e confermato nella speranza cristiana.
Il proposto don Stefano Serafini
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