Importante vittoria della squadra rossonera che supera l’Olbia (2-1) in rimonta. Decidono le reti di Semprini e Nanni. La svolta anche dai cambi che hanno dato slancio alla squadra parsa lenta e abulica nel primo tempo. Sabato trasferta al Del Conero di Ancona: in panchina debutta Pagliuca.
Quando Biancu, vivace attaccante dell’Olbia, al minuto 21 di una domenica prima piovosa, poi soleggiata e ventosa, “uccella” Coletta con un velenoso tiro dal limite dell’area, il gelo cala sul Porta Elisa facendo riaffiorare nuovi e antichi fantasmi: paure mai sopite che non è facile mettere in archivio da un’annata disastrosa come quella dello scorso anno. Un primo tempo abulico della Lucchese che Pagliuca (ancora in tribuna) ridisegna con Belloni nel ruolo di trequartista alle spalle di Semprini e Nanni. Ma lo spartito non convince e la squadra trova difficoltà al cospetto di un Olbia di Max Canzi determinato e a tratti anche spavaldo. Insomma, sale la preoccupazione al pensiero di un’altra sconfitta che sarebbe deleteria. Assai pericolosa per la classifica e per il morale anche se siamo solo all’abbrivio di un campionato lungo e spossante.
Tutt’altra musica nelle ripresa e stavolta i cambi fanno la differenza che non ti aspetti. Visconti e Fedato danno la scossa. Lucchese (foto Gazzetta Lucchese) che passa ad un ardimentoso ma quasi obbligatorio 4-2-4. Veemente spinta dei rossoneri che coronano i loro sforzi con la bellissima rete di Semprini, quasi fotocopia di quella di Imola, una specialità della casa, e poi con Nanni che infila di giustezza il portiere sardo su lancio smarcante dell’ottimo Visconti. Il resto è sofferenza, brividi, salvataggi sulla linea e ancora Nanni che manca la doppietta da pochi metri. Ma il resto è soprattutto una vittoria e tre punti che hanno un valore enorme. Spezzata così la serie negativa di una Lucchese ancora alla ricerca di se stessa ma che pare avere le risorse tecniche e fisiche per disputare un buon campionato. Sabato trasferta al “Del Conero” contro il Matelica Ancona e Pagliuca tornerà a sedersi in panchina. Finalmente.
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