FIRENZE – “Gli allevatori lucchesi e toscani sono ostaggio dei predatori e assistono ormai inermi di fronte ai continui attacchi che fanno razzie quotidiane delle greggi. L’ultimo attacco in ordine di tempo, quello di Camporgiano, dimostra, se mai ce ne fosse bisogno, che il tempo delle parole è finito. O le istituzioni decidono di ascoltare le legittime richieste degli allevatori oppure sempre meno imprenditori decideranno di dedicare la loro vita all’allevamento -esorta il Consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Vittorio Fantozzi, vicepresidente della Commissione Sviluppo economico e rurale- Le incursioni dei canidi danno sovente luogo a stragi di pecore e provocano stress negli animali. Succede, ad esempio, che capre e pecore abortiscano o riducano la produzione del latte. Oltre al danno per l’animale ucciso va considerata anche la perdita commerciale, ovvero la mancanza del prodotto, perché perdendo una pecora si perdono anche agnelli e latte quindi una minor produzione. Già questo sarebbe un problema enorme, ma non è il solo. Sono previsti rimborsi per ogni capo ucciso, ma deve essere dimostrato che sono stati i lupi a farlo, e ciò allunga i tempi dell’erogazione del denaro. E nel frattempo l’allevatore deve farsi carico delle spese, ingenti, per lo smaltimento delle carcasse”.
“Il danno economico è incalcolabile a fronte di rimborsi minimi e farraginosi -ribadisce Fantozzi– Le associazioni degli allevatori chiedono giustamente risarcimenti immediati, chiedono l’approvazione del cosiddetto “piano lupo”: ossia che gli allevatori, che subiscono danni da parte dei lupi, possano accedere a risarcimenti immediati e non debbano attendere tempi burocratici intollerabili”
“I lupi agiscono anche durante il giorno e hanno sempre meno timore di avvicinarsi alle strutture, agli allevamenti. Bisogna mettere in campo -fa notare il Consigliere regionale Fantozzi– strumenti adeguati per allontanare i lupi dagli allevamenti, o per scoraggiarne l’avvicinamento. Servono politiche che tutelino uomini ed animali”.
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