Il San Cristoforo d’oro più bello di sempre, in ricordo del lavoro svolto dai nostri sanitari nella lotta alla pandemia

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Una pietra posta all’ingresso dell’ospedale di Barga, un luogo che peraltro è stato impegnato in prima linea nella lotta al covid -19, da oggi ricorda l’impegno di tutti gli operatori sanitari nella guerra contro la pandemia in corso. Sulla lapide la scritta: “In ricordo del lavoro che con abnegazione svolsero- gli operatori sanitari e dei servizi impegnati in ogni forma per il bene del nostro paese nel contrastare la pandemia”

La cerimonia inaugurale questo pomeriggio proprio all’ingresso di quell’ospedale di Barga che in questi mesi ha anche avuto un ruolo attivo nell’assistenza ai malati covid, ma che comunque, con il presidio di Castelnuovo, ha svolto in questi mesi anche una importante opera di alleggerimento per la sanità lucchese gravata dall’emergenza sanitaria.

Una cerimonia di circa un’ora alla presenza delle massimo autorità civili e militari, a cominciare dal presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, degli esponenti della dirigenza dell’ASL Toscana Nord Ovest rappresentanti da Michela Maielli e dal direttore amministrativo Morelli; dalle istituzioni della provincia come il prefetto di Lucca Esposito e l’assessore regionale Baccelli, ha fatto da cornice allo speciale San Cristoforo d’Oro di quest’anno.

In questo anno 2021 in compagnia del covid-19 ed in un momento di nuovo difficile, il comune di Barga ha voluto assegnare il riconoscimento non ad uno o più cittadini meritevoli ma a favore di tutti gli operatori sanitari della Valle del Serchio, sia dentro che fuori dai due ospedali, che si sono adoperati in questi mesi difficili in modo encomiabile; mettendoci, come ha detto la sindaca di Barga, non solo la professionalità, ma anche il cuore.

“Dopo quanto abbiamo vissuto con la Pandemia – ha sottolineato la prima cittadina di Barga Caterina Campani – come Amministrazione Comunale, anche su sollecitazione di diverse persone, ci siamo sentiti di dedicare questo momento tanto importante per Barga a tutte quelle persone che hanno lavorato senza sosta e con spirito di servizio per curare donne e uomini dal Covid_19. Volevamo realizzare una tangibile testimonianza di quanto è stato fatto da tutto il personale sanitario e anche dai tanti che hanno speso la loro professionalità in ambito sanitario a tutti i livelli. Dedichiamo quindi a loro un San Cristoforo d’Oro ideale, non la consueta medaglia ‘doro quest’anno, ma un gesto più tangibile:  una pietra con parole di gratitudine sincera che resteranno per sempre a testimonianza di  tutta la riconoscenza di una Comunità. “

 

La sindaca ha ribadito nell’occasione l’importana dei piccoli presidi come quello della Valle del Serchio  che ha avuto un ruolo determinante anche per alleggerire il peso dagli ospedali covid.

Le ha fatto eco il presidente della Regione Toscana che a proposito degli ospedali della Toscana ha dichiarato  che mai più vuole  sentire parlare di razionalizzazione per gli ospedali toscani, che semmai i 45 ospedali presenti sono troppo pochi ; che c’è invece bisogno di sostenere il lavoro di queste realtà:

L’emergenza covid – ha detto – ha dimostrato l’importanza di quello che deve essere un rinnovato impegno di tutti noi in tal senso”.

La sindaca Campani, prima della scopertura della lapide, ha ringraziato anche le associazioni e tutti coloro che in questi mesi, in questo anno e passa, hanno sostenuto il lavoro della sanità; dalle associazioni di volontariato a realtà determinanti come ad esempio il Lions Club Garfagnana che sugli ospedali della Valle ha investito decine e decine di migliaia di euro in attrezzature e supporti. Tra i ringraziamenti anche  quelli alla famiglia Dini di Ghivizzano, la cui azienda ha interamente donato la lapide che poi è stata inaugurata a Barga

Giani ha aggiunto che mai premio poteva essere più adeguato per riconoscere il ruolo svolto dagli operatori sanitari a tutti i livelli perché San Cristoforo, patrono di Barga, è anche santo simbolo della  solidarietà, dell’aiuto e questo ha saputo offrire la sanità Toscana.

Una sanità  ripagata anche da tanta solidarietà della gente, in eguale misura ha invece ha aggiunto commovendosi la responsabile dei presidi ospedalieri di Lucca e della Valle, Michela Maielli.

 

 

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