Fornaci al cubo, con i Mercantidarte successo assicurato

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FORNACI – Serata sold out per il musical “Che quasimodo amò Esmeralda” che la compagnia fornacina dei Mercantidarte ha proposto ieri sera nell’ambito del festival delle arti “Fornaci al cubo”. Una partecipazione che ha arricchito ed animato il calendario di questo festival che va avanti con proposte di qualità e dove bene si è inserito il bello spettacolo messo in scena dai Mercantidarte.

Lo spettacolo è ormai storico per quanto è stato più volte proposto, ma il successo di questo evento è  sempre lo stesso ed anche la serata di Fornaci è stata accompagnata da un pubblico da grandi occasioni e da applausi convinti e scroscianti dedicati alle belle performance dei protagonisti del musical che si ispira a Notre Dame de Paris. “Che Quasimodo amò Esmeralda” è stato proposto per la prima volta quasi venti anni fa ed allora registrò il tutto  esaurito per le oltre 30 repliche. Tutto esaurito che non è mancato anche stavolta.

Tra le prove più convincenti come al solito quella del QUASIMODO – Alessandro Pedreschi; di ESMERALDA-Debora Lemetti; FROLLO Vincenzo Di Riccio, di GRINGOIRE-Nicola Grisanti e poi ancora di FEBO – Davide Crespi; FIORDALISO- Silvia Graziani; CLOPIN Mirco Bertoncini. Tutti all’altezza della fama di questo spettacolo.

 

(le foto sopra sono di Andrea Benedetti)

 

Il musical, interamente prodotto da Mercantidarte, sotto la regia di Nilo Riani e Annalisa Frosali  è andato in scena in scena grazie anche alla collaborazione della scuola Centro D’Arti Gallicano che ha fornito il corpo di ballo (coreografia Debora Lemetti e Pamela Mori).

Stasera il festival Fornaci al cubo va avanti di nuovo con il cinema.

Giovedì 29 luglio torna il cinema sotto le stelle con Bangla, film per ragazzi vincitore di un premio ai Nastri d’argento e del David di Donatello. E’ la storia di Phaim, giovane musulmano di origini bengalesi, nato in Italia 22 anni fa, che vive nel quartiere multietnico di Torpignattara a Roma, lavora in un museo e suona in un gruppo. Opera prima, a tratti autobiografica, sul tema del divario culturale che sa interessare e divertire.

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