Presentata nella sala consiliare di Palazzo Pancrazi l’edizione 2021 del BargaJazz Festival. Sono passati 35 anni dalla prima edizione del 1986, ma nonostante le difficoltà di questo periodo legate alla situazione sanitaria, la manifestazione si presenta ai nastri di partenza con un programma di tutto rispetto, anzi: con qualche appuntamento inedito e decisamente interessante.
A fare gli onori di casa, la sindaca Caterina Campani che dopo i doverosi ringraziamenti al direttore artistico Alessandro Rizzardi ha anticipato le principali novità rispetto al passato, partendo dal concerto sul Piazzale del Fosso del 12 agosto, ultimo appuntamento di una tre giorni che vedrà esibirsi di fronte alle mura del castello prima Toni Servillo per la tradizionale serata pascoliana organizzata dalla Fondazione Pascoli il 10 agosto, quindi la serenata a Tre “La Ninfa e il Pastore” di Antonio Vivaldi in cartellone per Opera Barga (11 agosto) e infine, appunto, il quartetto di Fabrizio Bosso per BargaJazz.
Campani ha poi sottolineato che le limitazioni nell’uso del teatro, sede storica del festival, ha costretto a far di necessità virtù, favorendo così la riscoperta di angoli meno noti (ma non meno suggestivi) del nostro territorio: dal bellissimo giardino di Villa Moorings, principale ambientazione dei concerti del festival, all’oratorio di San Rocchino sulla mulattiera di Sommocolonia o alle cave medicee del Diaspro che ospiteranno i due concerti “in scepe“, altra novità di spicco dell’edizione 2021.
Dopo aver ricambiato i ringraziamenti nei confronti dell’amministrazione comunale per il contributo che non è mai mancato, non solo sul piano economico, il direttore artistico Alessandro Rizzardi è entrato nel dettaglio del programma di Barga Jazz 2021, che quest’anno per la prima volta ha “sconfinato” per due volte nel comune di Capannori con i concerti “Hermetico” dedicato alla musica di Hermeto Pascoal (su arrangiamenti di Rossano Emili) e del Nico Gori Swing 10tet.
Inevitabilmente, la premessa è stata dedicata alle difficoltà di ordine logistico (green pass e affini), ma vista la buona esperienza dello scorso anno e considerata la fattiva collaborazione dell’Associazione carabinieri in congedo e della Misericordia del Barghigiano, ci sono le condizioni per essere ragionevolmente ottimisti: i concerti si svolgeranno in tutta sicurezza e nel rispetto nelle norme, sperando che queste non debbano subire ulteriori modifiche nel mese di agosto.
Il ritorno del concorso di composizione e arrangiamento, dopo l’assenza dello scorso anno, è stato il primo dato sottolineato da Rizzardi: non in teatro, per motivi di sicurezza, ma nel giardino di Villa Moorings. Una novità non da poco: l’orchestra nel teatro aveva già una sua dimensione stabilizzata nel corso degli anni; la performance all’aperto è un po’ un esperimento, ma fa parte di quel “mettersi in gioco” che caratterizza da sempre Barga Jazz.
A mettersi in gioco, come sempre, è anche il musicista a cui è dedicato il festival. Per il 2021 sarà Maurizio Giammarco: uno dei più celebri sassofonisti italiani che da oltre vent’anni calca i più importanti palcoscenici internazionali. Il 21 e 22 agosto, a Barga, si presenterà però in una veste inconsueta: solista di un’orchestra chiamata ad eseguire musiche di sua composizione, ma su arrangiamenti inediti scritti per l’occasione dai partecipanti al concorso.
Altra sfida all’orizzonte, i due concerti denominati “in scepe” (“nella siepe”, per i non indigeni). Primo appuntamento con Nicolao Valiensi il 1 agosto lungo la via della liberazione verso Sommocolonia, dove all’oratorio di San Rocchino sarà presentato “I misteri della luce“, ultima fatica del vulcanico trombonista/flicornista garfagnino. Il 15, alle antiche cave medicee del diaspro, sarà di scena il Fat Fingers Sax Quartet di Rossano Emili, Alessandro Rizzardi, Renzo Telloli e Moraldo Marcheschi. In entrambi i casi, il luogo del concerto (a ingresso gratuito) sarà raggiungibile dopo una breve passeggiata con partenza dal centro di Barga alle 9,30 della mattina.
Non mancheranno gli abituali concerti con artisti di assoluto rilievo nel panorama jazz italiano e internazionale. Il già citato quartetto di Fabrizio Bosso il 12 sul piazzale del Fosso, e poi tutti gli altri a Villa Moorings: dal quartetto del sassofonista canadese Seamus Blake (19 agosto, prima di lui il trombettista Alessio Bianchi con un omaggio a Clark Terry) al trombettista russo Alex Sipiagin (20 agosto, prima di lui Don Antonio + the Graces con un “viaggio ai confini di Morricone”). Doppio concerto anche il 28 agosto, con il trio di Vittorio Alinari e la collaborazione fra l’organista Manrico Seghi e il chitarrista Guido Di Leone.
Il 18 agosto, sempre a Villa Moorings, un sentito omaggio a Marco Tamburini, il grande trombettista prematuramente scomparso che abbiamo avuto la fortuna di avere avuto spesso a Barga, sia come membro dell’orchestra che alla guida di progetti importanti e innovativi (uno per tutti: Sonata di mare). A ricordarlo in musica, un gruppo di dieci elementi, amici e colleghi di Tamburini, diretti dal trombonista Roberto Rossi.
La giornata di Barga in Jazz (29 agosto) seguirà il filo conduttore dello scorso anno: ci sarà la street band per le vie del centro storico, ma non gli abituali concerti nelle “piazzette”. In sostituzione, i gruppi composti dai migliori allievi di Siena Jazz si esibiranno a Villa Moorings a partire dalle ore 17:30. In tarda serata, la classica jam session accompagnata dalla sezione ritmica del Barga Jazz Club: Federico Cardelli alla batteria, Simone Venturi al pianoforte, Leonardo Gnesi al contrabbasso. Alle ore 18, nel Duomo di San Cristoforo, si esibira il T.A.P. Saxophone Duo (Alessandro Junchos e Riccardo Facchinat).
Non ci saranno invece le leggendarie jam session dell’Eno Jazz, come ha spiegato Rizzardi in risposta a una domanda del collega di barganews: trovare un luogo per poter suonare fino al mattino, nel rispetto delle normative, si è rivelata una missione impossibile. Incrociando le dita, l’appuntamento è rimandato alle prossime edizioni.
A parte questa piccola e inevitabile mancanza, il BargaJazz festival 2021 offrirà come sempre tanta musica suonata e suonata bene, ma anche un po’ di musica parlata: il 20 agosto, a Villa Gherardi, il musicologo Francesco Martinelli discuterà a trent’anni dalla scomparsa di Miles Davis dell’attualità della “fusion” fra jazz e elettronica insieme a Maurizio Giammarco, che per un certo periodo della sua carriera è stato uno dei maggiori alfieri italiani di questo linguaggio. Il 21 agosto, al Barga Jazz Club in via del Pretorio, lo storico direttore dell’orchestra di BargaJazz Bruno Tommaso presenterà “La scuola che sognavo“, un libro in forma di abecedario. La lettera “B”, inevitabilmente, è dedicata a BargaJazz.
Ancora Bruno Tommaso, il 27 agosto a Villa Moorings, dirigerà un’ensemble di dieci elementi (vecchie e nuove conoscenze dell’orchestra di BargaJazz) per il suo nuovo progetto “Dagli appennini alle madonie“: un viaggio in musica che parte da un canto popolare della Garfagnana per spostarsi poi in Emilia Romagna, Sardegna, Puglia, Napoli e approdare infine in Sicilia.
Il programma completo del festival è disponibile sul sito ufficiale bargajazz.it.
La prevendita (prezzi dei biglietti fra 5 e 15 euro a meno di eventuali riduzioni) è già attiva sul circuito liveticket.
Tag: Barga Jazz, bruno tommaso, marco tamburini, nicolao valiensi, alessandro rizzardi, francesco martinelli, maurizio giammarco, barga jazz club
Lascia un commento