Storia di Barga. Così nacque il museo (seconda parte)

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Dopo il primo articolo, con il presente riprendiamo il percorso alla scoperta di come nacque il Museo a Palazzo Pretorio.

Passano ancora gli anni e si giunge ai primi dei ’70 del Novecento quando l’Amministrazione Comunale del tempo vorrebbe e in qualche misura decide di intraprendere un cammino per giungere a un museo dell’Artigianato locale con sede sempre al Palazzo Pretorio ma c’è chi parla diversamente e così, ancora una volta, si allunga la storia di un museo. Chi parla diversamente sono un gruppo di persone con la passione per l’archeologia e la storia, che in quegli anni avevano trovato una Necropoli Ligure in Val di Vaiana, sulle montagne di Barga. In Barga inizia tutto un fermento che trova un importante sostegno nel Prof. Antonio Mordini, archeologo specializzato sulle antichità dell’Etiopia. A questo personaggio è stato poi intitolato il Museo di Barga, tutta una cosa che per ora, al momento storico che stiamo trattando, ancora non è stata realizzata.

Stiamo correndo ma per meglio inquadrare ciò che andiamo dicendo, rimandiamo il lettore a un libro edito dalla Polisportiva Valdilago: Barga e i Barghigiani negli anni ’60-’70, curato da Sara Moscardini, edito l’anno 2019, dove lo scrivente, oltre ad un’attenta collaborazione, compilazione di memorie raccolte econtrollo di alcuni testi, ha scritto diverse pagine dove alle 163 -169 parla di Un Museo per Barga (1968-1979).  (2)

La data 1979 è topica perché fu allora che finalmente, grazie al Gruppo Ricerche Storiche Archeologiche di Barga si riuscì a dare la parola “fine” a quel progetto nato sessantasette anni prima e mai abbandonato dalle anime più sensibili alla storia della loro Città ma solo allora realizzato. Come?  Vediamolo.

La data 1979 è topica perché fu allora che finalmente, grazie al Gruppo Ricerche Storiche Archeologiche di Barga si riuscì a dare la parola “fine” a quel progetto nato sessantasette anni prima e mai abbandonato dalle anime più sensibili alla storia della loro Città ma solo allora realizzato. Come?  Vediamolo.

In Barga erano gli anni che si stava sviluppando, grazie alla Pro Loco di Pietro Marroni e Alfreda Rossi Verzani, quella propensione al turismo e per aiutarla si dette vita ad una Festa nel Centro Storico, la prima sorta l’anno 1978. Nell’estate di quell’anno ecco che il ricordato Gruppo storico culturale, avendo raccolto delle cose interessanti circa la storia più antica di Barga, volle allestire una mostra nei locali a terra del palazzo Angeli nell’omonima piazza, in ciò aiutato anche dalla Pro Loco. Questa iniziativa, mirata a far conoscere le potenzialità di un possibile museo a Palazzo Pretorio, lassù sul Duomo, in fondo al prato dell’antico Arringo medievale, ebbe uno straordinario successo. L’anno successivo, grazie alla sensibilità del sindaco Ing. Roberto Ceccarelli, ecco che quella mostra fu ospitata a Palazzo Pretorio, di fatto andando a creare quel nucleo dell’attuale Museo Civico Antonio Mordini. Vediamo allora come si annotò lo straordinario evento sui libri delle delibere del Gruppo di Barga, dove si apprende cosa e chi fu smosso per raggiungere l’obiettivo:

Attività del marzo 1979. Il Direttivo del Gruppo ha avuto un incontro con il Prof. Michelangelo Zecchini del Centro Studi Archeologici di Lucca e Socio Onorario del nostro Gruppo, con il sindaco di Barga Ing. Roberto Ceccarelli riguardo alla sistemazione del Museo che dovrà essere realizzato nel Palazzetto dei Podestà sull’Arringo. Oltre alle citate persone erano presenti i Signori Prof. Paolo Mencacci, Rag. Antonio Da Prato vicesindaco, il presidente del Gruppo Antonio Nardini, il vicepresidente del Gruppo Mario Fluperi, Angelo Pellegrini, Pier Giuliano Cecchi, Alberto Da Prato, Dott. Corrado Mussini e Aldo Brizi.

Alla nota deliberativa segue cosa fu concordato, i tempi della realizzazione, che ebbero l’attuativo inizio, il 23 di quel mese, con il sopralluogo al Palazzetto Pretorio, effettuato tra i responsabili del Comune e membri del Gruppo e naturalmente con l’importante presenza del Prof. Zecchini che tecnicamente definì le fasi costituenti. Naturalmente si ebbe anche tutto l’iter del Comune con la Regione Toscana per i vari nulla osta e il supporto tecnico, con la presenza in loco della Dott.ssa Ballantini. L’apertura avvenne nell’estate 1979 in concomitanza con la Festa nel Centro Storico e le visite furono moltissime.

Per quattro anni consecutivi il Museo, che ebbe anche l’importante Sostegno del Gruppo Mineralogico Paleontologo di Fornaci di Barga diretto dall’infaticabile Raffaello Lucchesi, ebbe le sue aperture estive, fino a che non intervenne un grosso problema, consistito nel necessario restauro dell’edificio. Lo stop però fu molto lungo, di diversi anni, terminando solo con il 1993. In questo frattempo occorse di riuscire a tener desta la corda del Museo e ricorda lo scrivente che, essendo stato eletto presidente del Gruppo, svolse con gli elementi del Direttivo e Soci una costante opera di sensibilizzazione, soprattutto impegnativa perché nel 1980, tragicamente era venuto a mancare un sicuro e importantissimo sostegno per il futuro dell’istituzione. Infatti, ancora giovane di soli trentatré anni, venne a mancare il sindaco Ceccarelli. Non che il successivo non sentisse la questione ma è ovvio che se uno sia il fondatore ci tiene sopra ogni difficoltà di riuscire a sostenere quanto fatto.  

Furono dieci anni di stop senza che mai il Gruppo perdesse di vista l’obiettivo finale, quello della riapertura al pubblico, che avvenne e finalmente l’anno 1993.  Per l’occasione al rinnovato Museo, ampliato e modificato nella sua struttura, in pratica molto più interessante e scientifico, fu ospitata un’importante mostra detta “Laurenziana”, con cui Barga, l’antica terra fiorentina, una delle prime che fece adesione al Comune di Firenze, intese celebrare l’epoca barghigiana di Lorenzo il Magnifico. Curatrici la mostra la Prof.ssa Carla Sodini e la Dott.ssa Alfreda Rossi Verzani, presidente Pro Loco Barga.

L’inaugurazione si ebbe sabato 18 dicembre 1993 con gli interventi del sindaco di Barga Rag. Antonio Da Prato , del vice presidente il Gruppo Ricerche Storiche Archeologiche Pier Giuliano Cecchi (sostituendo l’indisposta Presidente Dott. ssaMaria Vittoria Stefani), del presidente il Gruppo Mineralogico Paleontologico di Fornaci di Barga Raffaello Lucchesi, del curatore l’allestimento del Museo Arc. Pietro Luigi Biagioni, della curatrice la mostra “Laurenziana” Prof.ssa Carla Sodini e infine dell’assessore alla Cultura del Comune di Barga Maria Carla Andreozzi.

Fu una giornata speciale, tantoché, invitato,fece giungere il suo saluto augurale anche l’allora Presidente del Senato Italiano On. Prof. Giovanni Spadolini:

Caro Sindaco, cari amici, improrogabili impegni connessi alla carica istituzionale che ricopro, mi impediscono, in questo delicato momento della vita politica e parlamentare italiana, di essere a Barga. Cittadina cara ai miei affetti, anche per antiche memorie familiari. … A voi tutti, caro Sindaco, il mio plauso e il mio augurio e il saluto più cordiale e affettuoso, Giovanni Spadolini.

Molto più incisivo e diretto, quello del presidente della Regione Toscana Vannino Chiti:

Gentile Sindaco, la ringrazio per il cordiale invito a presenziarealla cerimonia d’apertura al pubblico del Museo Civico del Territorio di Barga.

Purtroppo a causa d’impegni concomitanti, assunti da qualche tempo, non mi sarà possibile essere presente, come invece avrei voluto. … Desidero complimentarmi vivamente con Lei e con l’Amministrazione Comunale per l’importante risultato conseguito e far pervenire il mio sincero apprezzamento a quanti hanno contribuito, con impegno e passione, alla realizzazione della nuova struttura del museo, che arricchisce il patrimonio culturale, archeologico di Barga e di tutta la Toscana.

Uniti ai migliori auspici per la futura attività del Museo, formulo i più vivi auguri di successo anche alla mostra Barga nell’Età del Rinascimento e porgo a Lei e a tutti i partecipanti alle due manifestazioni il mio saluto più cordiale. Vannino Chiti.

Come si è letto or ora, data la specialità dell’occasione, il sottoscritto, estraendo i testi di tutti gli interventi dal nastromagnetico della giornata, in nome del Gruppo Ricerche Storiche fece un opuscolo. Una modesta raccolta realizzata con il contributo del Comune di Barga che se allora, anche per la veste, passò sottotono, oggi, a distanza di quasi trent’anni, ha il valore di un documento importantissimo per la storia dell’istituzione. (3) (fine seconda parte –continua)

(1) Il Prof. Giovanni Niccolini era nato a Orciano Pisano il 22 gennaio 1870 e si spense a Barga il 22 novembre 1948, dove ebbe famiglia e vi risiedeva nei periodi estivi di riposo, nel palazzo detto “Niccolini” che è sul fondo della Piazza Beato Michele, quello rosso che è sotto il muraglione del Duomo dalla parte del campanile.

Si laureò in lettere il 30 giugno 1894 a Pisa e l’anno seguente conseguì  il Diploma di Magistero alla Normale di Pisa. Dopo una carriera nelle scuole medie inferiori di Sassari e Alghero in Sardegna e poi in istituti superiori, l’anno 1901 fu chiamato a prestare servizio al Museo Nazionale di Napoli  presso il suo maestro Prof. Ettore Pais. Nel 1902 fu all’Università di Pavia quale straordinario di Storia Antica, nel 1913, su sua richiesta fu all’Università di Genova che da un anno aveva vacante la cattedra di Storia Antica, dove insegnò sino al 1940, anno della sua messa a riposo, ricevendo la qualifica di professore emerito. (Citazioni da: Fonti e Studi per la Storia dell’Università di Genova. Atti della Società Ligure di Storia Patria – Nuova serie – Vol. XLIII, Fasc. II, 2003.)

(2) Barga e i Barghigiani negli anni ’60 – ’70. Polisportiva Valdilago. A cura di Sara Moscardini. Pixartprinting, 2019.

(3) Museo Civico del Territorio di Barga: gli interventi della giornata inaugurale. Palazzo Pretorio. Sabato 18 dicembre 1993. Gruppo Ricerche Storico Archeologiche Barga.

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