LIVORNO – Rugby, quella vissuta dai Rino..Cerotti, la rappresentativa Old dei Lions Amaranto Livorno, è stata una stagione agonistica particolarissima: a causa delle restrizioni legate alla pandemia, non è stato possibile disputare il campionato di categoria, né c’è stato spazio per i tradizionali tornei. I Rino..Cerotti, nel corso di questa annata così povera di eventi, non hanno però voluto rinunciare alla loro ‘tradizionale zingarata’, materializzatasi in tre giorni di ‘ritiro’ sulle Alpi Apuane, con campo base presso l’Hotel Raffaello di Levigliani, frazione del comune di Stazzema. Tutto inizia venerdì mattina con la visita guidata alla cava di marmo di proprietà di un ‘Old’ del CUS Pisa, Riccardo Piccioli, che offre un lauto pranzo sui tavoli improvvisati da blocchi di marmo. Presente anche il massimo dirigente dei Lions, Mauro Fraddanni, che ha avuto come giocatore ‘ai suoi ordini’, nel passato, nelle fila del CUS Pisa, lo stesso Piccioli. Poi il pomeriggio visita guidata all’Antro del Corchia ad ammirare la grotta unica nel suo genere.
Serata in hotel con grande aperitivo, cena e dopocena all’insegna dell’allegria. Il sabato partenza di buon mattino per raggiungere il rifugio Del Freu, ma i più valorosi segnano la vetta della Pania della Croce tornando in hotel giusto in tempo per un’altra grande cena. Il sabato si chiude con proiezione di partite di rugby nell’improvvisato cinema all’aperto.
Domenica trasferimento al vicino campo di calcio concesso dal sindaco di Stazzema, Maurizio Verona. Sul terreno di gioco, dal perfetto manto erboso, gli Old ed i meno Old si affrontano senza esclusione di colpi. Doccia e poi commiato presso l’hotel Raffaello tra un tortello al ragù ed un coniglio arrosto, il tutto innaffiato da un vino sincero locale.
Non manca qualche lacrima nel ricordo di un Capitano, Manrico Soriani, troppo assente.
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