Dopo Ruvo al Seravezza e Bonuccelli al Forte dei Marmi il tassello mancante sulle panchine di serie D ancora non si è incastonato. Martedì sera è giunta infatti la notiiza del divorzio tra il Ghiviborgo e Simone Venturi.
(battuta iniziale con Venturi al termine di Ghiviborgo-Correggese 5-3)
Vanno, vengono, qualche svolta si fermano…altre no. Ma stavolta non sono le nuvole del capolavoro del 1990 di Fabrizio De Andrè bensì le vicende legate al divorzio annunciato tra Ghiviborgo e Simone Venturi. Come atto ufficiale, attraverso un comunicato stampa più robusto delle solite due righe si è consumato martedì sera ma in realtà la sensazione era vecchia di almeno un mese. Beninteso che il lavoro del tecnico di Montecatini è stato fantastico ma la sua volontà di rimanere alla guida del Ghivi non era parsa così ferrea. Insomma la società aveva capito che Venturi forse aspirava (e aspira) a piazze più importanti. Ed allora la decisione di riprendere vie diverse. Sarà il tempo a testimoniare se ci sarà in futuro un Venturi-tris.
Ricordiamo che il suo avvento del 5 febbraio scorso dopo le dimissioni di Rino Lavezzini avvenne in un momento di estrema difficoltà per la squadra della Mediavalle invischiata fino al collo nella lotta per non retrocedere e con notevoli difficoltà sotto ogni profilo. Venturi ha dato la scossa e ha rigenerato un Ghivi che ha finito fortissimo. Undecimo posto con 41 punti che ha garantito il settimo campionato consecutivo in serie D. Quasi una Champions da queste parti. Ora il presidente Alessandro Remaschi dovrà cercare un nuovo allenatore ma probabilmente ha già pronto l’asso nella manica e l’annuncio è imminente. Ma non solo il nuovo allenatore. Dopo la partenza di Luca Pacitto verso il Seregno, quella avvenuta a gennaio, serve anche un nuovo D.S.. Insomma, cose grosse bollono nel pentolone del Ghiviborgo che tra poco sarà l’ora di scoperchiarlo.
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