I custodi degli alberi e del suolo spiegano il loro no alla scuola in Piangrande

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Perché diciamo no alla costruzione della nuova scuola dell’infanzia nella zona di Nebbiana

Il Comune di Barga, nel febbraio 2021, ha pubblicato sul suo sito un importante documento per la gestione del territorio, intitolato“Indicazioni e direttive guida per la redazione del Piano Operativo” cioè del nuovo regolamento urbanistico (il documento è visibile a questo link: http://www.comune.barga.lu.it/documenti/Indicazioni-redazione-piano-operativo.pdf ).

A pag. 19 di questo documento si legge che il “il tema del riuso e del recupero del patrimonio edilizio esistente” è “il tema centrale del nuovo Piano Operativo, nell’ottica del contenimento del consumo di suolo e ai fini della salvaguardia del paesaggio e dell’ambiente” e si sottolinea l’importanza del “riuso e recupero degli edifici, anche con lo scopo della “riqualificazione del patrimonio edilizio esistente”. A pag. 5 e 6 troviamo, fra le azioni che si intendono mettere in campo, quella della “riduzione dell’impermeabilizzazione e del consumo del suolo” per la “salvaguardia dell’identità paesaggistica” e si dice di voler “garantire lo sviluppo sostenibile … evitando il nuovo consumo di suolo”. Infine, a pag. 12 si ribadisce che fra gli“obiettivi strategici del Piano Strutturale Intercomunale” c’è“la tutela dell’integrità fisica del territorio … da perseguire attraverso vari fattori fra cui “il contenimento del consumo di suolo”.

Su questi principi noi Custodi degli alberi e del suolo siamo perfettamente d’accordo perché, per noi, sono fondamentali, importanti e preziosi.

Ma – ci chiediamo – perché questa Amministrazione, nel suo agire, disattende tali principi, da lei stessa approvati, volendo costruire, in modo ostinato, una nuova scuola dell’infanzia in Nebbiana?

Pertanto, affermiamo con convinzione:

NO al consumo di nuovo suolo
NO alla costruzione di una nuova scuola in Nebbiana
SI alla rigenerazione del patrimonio edilizio esistente

Ecco le nostre ragioni:

1. Non vogliamo che sia cementificato l’ultimo lembo del Pian Grande rimasto intatto. Nebbiana è una zona bellissima, a vocazione, paesaggistica, turistica e agricola che va tutelata e valorizzata.
2. Non vogliamo infliggere un ulteriore colpo ai commercianti del Giardino svuotandolo ulteriormente e creando una nuova periferia che va ad aumentare il traffico in Pian Grande.
3. Non vogliamo una scuola sotto il ripetitore. Semmai, il ripetitore dovrebbe essere tolto PRIMA e non DOPO la costruzione della scuola!
4. Non vogliamo lasciare nel tessuto urbano edifici degradati, inutilizzati o sottoutilizzati come è successo per la scuola elementare di Fornaci.

Nel documento comunale sopra citato troviamo scritto che è necessario dare priorità al “riuso e recupero del patrimonio edilizio esistente” (pag. 19).

Allora, chiediamo all’Amministrazione Comunale: “Sono state effettuate tutte le valutazioni tecniche sull’edificio di Piazza Pascoli, dove si trova attualmente la scuola dell’infanzia, prima di dire che non è possibile recuperarlo e rigenerarlo? I vincoli di cui si parla sono insuperabili?”.

Noi Custodi degli alberi e del suolo chiediamo che vengano resi visibili ai cittadini i documenti relativi alle valutazioni tecniche che sono state effettuate, in un’ottica di trasparenza.

Per quanto riguarda poi le eventuali difficoltà tecniche che potrebbero insorgere nel recupero dell’edificio, esperti qualificati ci hanno risposto che, attraverso quella “attività edilizia di elevato livello prestazionale”, di cui si parla a pag. 19 del documento sopra citato, i problemi tecnici di fattibilità (come, ad esempio, le scale) sono risolvibili.

Noi Custodi chiediamo che l’Amministrazione Comunale metta in pratica azioni coerenti con quello che ha scritto ed approvato.

In democrazia si ascolta, si riflette, si dialoga e si può cambiare opinione.

Chi è veramente democratico, fa questo!

Siamo aperti al dialogo e al confronto con questa Amministrazione Comunale.

PER IL BENE DI BARGA

                                                                                           I Custodi degli alberi e del suolo

Commenti

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  1. Giannozzo Pucci


    Sono d’accordo non solo ma mi meraviglio che la politica non abbia già fatto propria da anni questa tesi e continui a considerare il costruire come sviluppo mentre è oramai chiaramente degradazione del territorio e del modo di vivere comunitario.

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