BARGA – In occasione dell’anniversario dell’affondamento dell’Arandora star, il 2 luglio, che causò la morte di 800 prigionieri tedeschi e italiani che dovevano essere deportati in Canada, l’Amministrazione comunale e le varie realtà culturali di Barga (Unitre Barga, Cento Lumi, Sezione di Barga dell’Istituto Storico, Fondazione Ricci, Pro Loco Barga) organizzano la presentazione del libro della studiosa fiorentina Maria Serena Balestracci, “Arandora Star: dall’oblio alla memoria”. Un libro che in questi anni indubbiamente ha contribuito molto a far uscire dall’oblio questa triste e tragica vicenda che è legata alla storia dell’emigrazione italiana in Gran Bretagna e che, per quanto riguarda Barga, vide diverse vittime tra i bargo-scozzesi. Il libro verrà presentato giovedì 1 luglio alle 18 presso il giardino di Villa Gherardi. Nell’occasione, nel giardino di Villa Gherardi saranno esposti i pannelli della mostra dedicata all’Arandora Star che prende spunto dal lavoro di ricerca documentaria di Robert Rossi in occasione dell’80° anniversario dell’affondamento. Dal giorno successivo 2 luglio e per tutto il periodo estivo i pannelli saranno visibili sotto la Volta dei Menchi.
Ci sarà anche un momento istituzionale previsto per venerdì 2 luglio con una commemorazione dell’anniversario prevista per le 17.30, con la deposizione di una corona di alloro presso la lapide che ricorda i caduti della tragedia e che si trova nelle terrazze del museo delle Stanze della Memoria.
Quella dell’Arandora star è una tragedia della Seconda Guerra Mondiale dimenticata per troppo tempo ma poi riportata alla luce in tutta la sua drammaticità anche grazie al lavoro di persone come la Balestracci. Nel 2004 Noi Tv sulla base di quel libro realizzò per la Fondazione Cresci un docu-film su uno dei fatti più cruenti di quel terribile conflitto.
Era il 2 luglio 1940, 81 anni fa, e da poco meno di un mese l’Italia era entrata in guerra con la dichiarazione di Mussolini del 10 giugno. A bordo dell’Arandora Star, nave da crociera di lusso trasformata in imbarcazione per deportati diretti verso il Canada, furono ammassati 1200 prigionieri civili, fra cui 712 emigrati italiani. Dopo essere stata colpita da un siluro lanciato da un sottomarino tedesco, l’Arandora Star affondò in meno di 40′: gli uomini che persero la vita furono più di 800 e fra questi 446 erano italiani, in larga parte originari delle zone più povere dell’Appennino, in particolare anche dalla nostra lucchesia e dal parmense, arrestati dopo la dichiarazione di guerra del Duce.
Almeno 15 furono i barghigiani deceduti ed il comune di barga fu il quarto per numero di deportati. Nel naufragio perirono i barghigiani Oliviero Agostini, Humbert Alberti, Vincenzo Bertolini, Ferdinando Biagioni, Giovanni Cosimini, Silvio Da Prato, Pietro Dalli, Nello Ghiloni, Santino Moscardini, Amedeo Poli, Caesar Rocchiccioli, Giuseppe Togneri Alfredo Pieri, Leonello Corrieri.
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