MONTAGNA – Partiranno a breve, affidati alla Cooperativa La Pania di Corfino che ha vinto la gara di appalto, i lavori di “Recupero funzionale della viabilità forestale infrastrutturale finalizzata a facilitare le operazioni silvicolturali e la gestione attiva delle superfici forestali nell’alta montagna barghigiana”. Tradotto in parole povere si tratta dei lavori, per circa 107 mila euro, che riguarderanno la sistemazione del tratto della strada sterrata che dalla località la Vetricia arriva fino a località San Bartolomeo, nella montagna barghigiana. Si tratta della sistemazione dei punti più sconnessi della sede stradale con la frantumazione delle sporgenze maggiori lungo il tracciato, la migliore regimazione delle acque nei tratti attraversanti dai corsi d’acqua ed anche la riqualificazione di alcuni tratti dei versanti montani che tendono a portare lungo il tracciato sassi e detriti.
Anche questo intervento era atteso da tempo. In origine avrebbe dovuto partire nel 2020, poi anche l’emergenza sanitaria ha ritardato l’iter e si è arrivati al giugno 2021.
L’intervento viene finanziato con un contributo di 100 mila euro sui fondi del PSR 2014/2020 nella sottomisura per il “sostegno per investimenti in infrastrutture necessarie all’accesso ai terreni agricoli e forestali.
La strada in questione non è percorribile da tutte le auto, ma rappresenta indubbiamente un utile infrastruttura a servizio delle attività silviforestali ed è comunque un collegamento storico da salvaguardare, esistente con l’Emilia Romagna, dato che da qui si giunge a San Pellegrino in Alpe, pur se con un mezzo fuoristrada.
E’ una strada ricca di storia. Era un tratto dell’antica quanto dimenticata strada delle Cento Miglia dell’Itinerarium Antonini, direttissima militare da Parma a Lucca., considerato il primo itinerario trans-appenninico fra l’Emilia e la Garfagnana . Dall’hospitale di San Pellegrino in Alpe, passavano i pellegrini diretti al Volto Santo. La strada seguiva il crinale appenninico con un percorso pianeggiante in direzione del monte Romecchio fino al sito dell’hospitale di san Bartolomeo (non più esistente) per poi seguire il crinale con una facile discesa fino a Sommocolonia e poi a Barga.
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