Nei mesi scorsi c’è stata una decisione importante per quanto riguarda la vita all’interno della giunta municipale di Barga e della maggioranza. Il consigliere Giacomo Cella, che ricopriva varie deleghe tra cui quella dello sport, ha rimesso i propri mandati nelle mani del sindaco Caterina Campani.

Oggi lo stesso Cella ha scritto questa lettera per spiegare le sue ragioni. Eccola.

Nonostante sia passato quasi un anno tra accese e franche discussioni interne su come comunicare, condividere e partecipare ai progetti e alle decisioni, su quale sia il metodo di lavoro e la distribuzione dei ruoli più efficace all’interno del gruppo e più nello specifico su come risolvere le difficoltà nel gestire una delega importante come lo sport da fuori giunta, ho continuato in questo tempo comunque a svolgere il mio ruolo di Consigliere delegato.

A questo punto però, dopo aver correttamente e pazientemente aspettato decisioni o comunicazioni in merito, preso atto dell’esistenza di legittime divergenze sul come amministrare efficacemente e in modo partecipato queste tematiche, nel gennaio scorso ho rimesso in modo ufficiale le mie deleghe nelle mani del Sindaco.

In sintesi non sono più (da mesi ormai) il delegato allo sport e ai rapporti con le associazioni del Comune di Barga.

Continuerò a svolgere il mio ruolo di Consigliere Comunale eletto sostenendo questa amministrazione nella speranza che finisca questo brutto e difficile periodo e che si possa finalmente innescare quel cambio di passo di cui il nostro territorio ha un gran bisogno.

Spero che nella seconda parte del mandato Caterina con questa amministrazione riesca a valorizzare le valide e ormai rodate forze fresche di cui dispone e che queste possano essere supportate al meglio dall’esperienza degli amministratori più esperti il cui impegno e dedizione non sono in discussione.

Mi auguro che, al netto delle divergenze di schieramento, si possano creare le condizioni per un salto di qualità ed un maggior coinvolgimento del Consiglio Comunale su tematiche e progetti concreti senza timori e diffidenze, con una dialettica più aperta e costruttiva basata sulle idee e non sul sospetto o la denuncia…. C’è bisogno di un clima più sereno anche nel confronto, senza scordarsi che la politica è volontariato mosso da amore e passione per il proprio territorio.   

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Giacomo Cella

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