BARGA – Tutto inizia dalle origini di don Shyam Gudime, il cappellano dell’Ospedale San Francesco che a Barga si trova dal 2013. Della sua gente, dell’India, delle difficoltà delle persone povere, dei senza tetto, ha parlato ad alcuni amici che oggi si sono riuniti nell’associazione Piccole Opere, costituita ufficialmente nel febbraio scorso e che punta ad un progetto importante ed anche ambizioso, che quando sarà realizzato costerà forse 350 mila euro. Non manca però la volontà di andare avanti: reperire fondi per la realizzazione di una struttura nella zona del distretto Kadapa, Andhrapradesh, in grado di accogliere i senza tetto, aiutare i giovani ad inserirsi nella loro comunità attraverso corsi formativi e di istruzione. Nella struttura si vorrebbe realizzare dormitorio, mensa, sala riunioni, laboratori e un poliambulatorio per l’assistenza sanitaria. L’obiettivo è ambizioso, ma sicuramente con l’aiuto di tutti e della divina provvidenza, come dice don Shyam, potrà essere realizzato.
Presidente dell’associazione è Riccardo Luschini che abita nella frazione barghigiana di Albiano, mentre don Shyam è il vice presidente del neonato sodalizio.
Il progetto parte adesso, ma si può dire che cominci a prendere vita nel 2016 quando Riccardo, insieme al sacerdote che opera a Barga, prese parte ad un viaggio in India.
“Le situazioni di disagio riscontrate nella popolazione locale ci hanno fatto decidere – raccontano Riccardo e don Shyam – di iniziare a fare piccole opere come distribuire medicine, cibo, libri, ecc. nei villaggi del distretto di Kadapa. Abbiamo continuato questa attività con l’aiuto di altri volontari e benefattori con due iniziative all’anno. Nel 2020 a causa della pandemia la situazione dei poveri è peggiorata tanto da aggravare la posizione già precaria dei bisognosi. Così, constatato che era necessario intervenire con opere più concrete e durature, abbiamo coinvolto altri amici ed insieme abbiamo creato l’associazione “Piccole Opere”.
Il progetto vuole insomma portare un aiuto concreto e duraturo ai bisognosi al fine di eliminare le criticità legate alla povertà diffusa e creare situazioni favorevoli all’inclusione sociale per l’eliminazione delle barriere esistenti.
Come detto un progetto ambizioso e costoso il cui primo grande ostacolo è riuscire a trovare il terreno giusto per iniziare l’operazione ed acquistarlo.
“Si comincia da qui e poi, pietra dopo pietra, si vuole andare avanti confidando nell’aiuto anche della comunità barghigiana e di tutti quelli che vogliono dare una mano.
L’associazione è senza scopo di lucro – dicono ancora Riccardo e don Shyam – ed i volontari che aderiscono lo fanno a titolo gratuito perché credono in questo progetto. Tutti i cittadini possono associarsi e diventare soci attivi del sodalizio per partecipare a pieno titolo alle attività. Chiediamo a tutti concreti gesti di solidarietà utili alla realizzazione del progetto.
Dell’associazione, dell’organo direttivo fanno parte per ora in cinque: “Abbiamo trovato le persone giuste, con lo spirito giusto – ci dicono ancora Riccardo ed il sacerdote – e deciso di fare una cosa che duri nel tempo, anche dopo di noi. E alla fine ci stiamo riuscendo…. Passo dopo passo ce la faremo”
Per contattare l’associazione la mail è piccoleopere.barga@virgilio.it – piccoleoperebarga@pec.it
L’iban per contribuire al progetto è: IT88Q0503470100000000003089
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