Dovrebbe svolgersi nel fine settimana, da venerdì 27 a domenica 29 agosto, il 25esimo Giro della Toscana Internazionale femminile di ciclismo. Annullata nel 2020 la corsa rimane in bilico vista la perdurante emergenza sanitaria. Patron Brunello Fanini ha già adesioni da 27 nazioni.
Talvolta questa lunghissima e incredibile pandemia rischia di farci dimenticare appuntamenti che sul calendario erano ormai abituali e che non occorreva neppure segnare in rosso tanta era ormai la consuetudine. Consolidata l’abitudine a viverli e a raccontarli. Nel nostro caso abbiamo vissuto molte edizioni di una corsa fantastica, un’autentica festa del ciclismo, organizzata alla grande dal lontano 1996. Parliamo del Giro di Toscana Internazionale femminile, manifestazione fortemente voluta da patron Brunello Fanini per ricordare la memoria della figlia Michela, indimenticabile grande campionessa scomparsa a soli 21 anni nel 1994. Troppo presto. Ebbene, neppure una corsa tanto consolidata e radicata nel tempo ha potuto far nulla contro il covid col doloroso annullamento del 2020 e dell’edizione numero 25 che segna una sorta di nozze d’argento del Toscana nel cui albo d’oro sono impressi a carattere cubitali i nomi delle più grandi del ciclismo femminile mondiale degli ultimi 30 anni. Adesso la speranza (concreta ? Chissà) è quella di ripartire a fine agosto nell’ultimo week end del mese. Si dovrebbe correre, pandemia permettendo, da venerdì 27 a domenica 29 agosto in tre tappe, più o meno quelle che due anni fa consentirono alla cubana Arlenis Sierra di conquistare la maglia rosa finale sull’inedito traguardo di Pescia. Il protocollo della UCI, come ci ha ricordato lo stesso Brunello Fanini, è molto rigido e comporterebbe parecchie difficoltà a metterlo in atto. Chiaro che l’auspicio è che, mancando ancora di fatto quasi 5 mesi all’evento, la situazione possa nettamente migliorare. Già tante le adesioni pervenute nella sede di Lunata sulla scrivania del vulcanico patron capannorese: da ben 27 nazioni a confermare lo spessore tecnico e la caratura mondiale della corsa. A questo punto non ci resta che…aspettare anche se la voglia di ripartire è davvero tanta.
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