Verso la conclusione i lavori di regimazione delle acque di Barga e Mologno. Ad aprile concluso l’intervento di 565 mila euro

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BARGA – In caso di forti piogge, l’acqua che scende da Canteo e dal Piangrande, crea danni non solo nella zona di Nebbiana o del Piangrande, ma soprattutto più sotto, a Mologno, dove i fossati presenti spesso diventano cascate immense di detriti e fango e causano danni importanti alla popolazione. Le ultime situazioni del genere si sono verificate nel giugno scorso.

Nel maggio scorso però, appena finito il lockdown, sono iniziati i lavori di 565 mila euro per il potenziamento del sistema fognario e di regimazione delle acque meteoriche di Barga capoluogo. Un’opera importante ed attesa proprio per la futura la prevenzione dal dissesto idrogeologico causato dalle eccezionali ondate di maltempo.

I lavori di regimazione delle acque  ora cominciano ad essere a buon punto come spiega l’assessore ai lavori pubblici ed alla protezione civile Pietro Onesti.

Con la realizzazione della rotatoria del Piangrande in via Puccini già ci sono stati altri interventi in grado di raccogliere i fiumi d’acqua in arrivo dalla strada; ora, sul  lato opposto del Piangrande, è stata potenziata e modificata la rete fognaria di raccolta delle acque piovane che è stata convogliata  per trovare sbocchi idonei e che vede la principale raccolta delle acque nel fossato di Luchi ora potenziato con importanti interventi proprio alle tubazioni ed al contenimento delle acque che prima anche qui, come nei campi di Mologno, creavano danni ed allagamenti.

 “Tali finanziamenti, concessi a suo tempo dal Ministero dell’Ambiente, rientrano nel piano nazionale per la mitigazione del rischio idrogeologico. La delibera venne allora finanziata in particolare dal CIPE  – spiega Onesti – poi i fondi sono passati dalla difesa del suolo regionale, dalla Regione Toscana, ma in tutti i casa sono stati soldi ben spesi; serviranno per la risoluzione di un problema che ci sta a cuore ed a cui stavamo lavorando da anni.”

Nuovi tratti di raccolta delle acque tramite le fognature modificate ed ampliate, il potenziamento di alcuni collettori, la realizzazione di speciali casse di esondazione così da permettere in parte il riassorbimento delle acque nei terreni; il rafforzamento di alcuni tratti dei fossati tramite apposite scogliere. Questi ed altri gli interventi iniziati dopo il lockdown del 2020 e che hanno interessato un vasto tratto di terreni tra Barga e Mologno.

 

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