LUCCA – Con un primo atto ufficiale – un decreto firmato in questi giorni dal presidente della Provincia Luca Menesini – nasce il Distretto di economia civile della provincia che, al suo interno, vede coinvolte istituzioni e sodalizi, associazionismo ed altri enti del territorio. Un documento che getta le basi per la creazione di una rete di collaborazione per mettere a sistema un lavoro di analisi e di riflessione per cercare di dare risposte concrete e mirate ad una crisi, aggravata dalla pandemia, che non tocca soltanto l’aspetto economico delle famiglie e delle imprese.
Il Distretto intende promuovere un modello di sviluppo centrato sulla corresponsabilità, sul civismo e sulla sostenibilità economica e sociale.
L’istituzione del Distretto è anche uno degli esiti del lavoro realizzato dal Tavolo di economia civile della provincia di Lucca, promosso da Caritas Diocesana e Legambiente – Ufficio Nazionale Economia Civile nel 2019. Il Tavolo ha realizzato un’attività di ricerca finalizzata a mappare i soggetti economici e del Terzo settore che operano nel territorio provinciale e che praticano economia civile, le azioni e le progettualità promosse dagli enti locali, producendo due importanti lavori di ricerca: il flash report “d’ISTANTI: capacità di risposta sociale e orizzonti civili in tempo di Covid” presentato a luglio 2020 e “Fermenti. Primo rapporto sull’economia civile in provincia di Lucca” presentato a dicembre 2020.
La Provincia di Lucca, con l’istituzione del Distretto, raccoglie l’invito dei fondatori del Tavolo attraverso “l’Appello per la costituzione del Distretto di economia civile in provincia di Lucca” viste le richieste di adesione da parte di nuovi soggetti e le sollecitazioni seguite alla presentazione dei due rapporti di ricerca.
L’istituzione del Distretto si prefigge vari obiettivi: innovare le azioni sociali, ambientali ed economiche per rispondere contemporaneamente alle fragilità emergenti e alle necessarie responsabilità rispetto all’ambiente; misurare l’impatto di un territorio in termini di ecologia integrale (intesa come crescita di un territorio dal punto di vista socio-ambientale); alimentare la inderogabile necessità di costruire risposte locali attraverso il contributo non solo di una parte, ma di tutti i potenziali attori (dell’Economia, della società civile, della formazione, dei cittadini, del Pubblico). Infine sostenere un’evoluzione del tessuto economico e produttivo che sappia fare dell’ecologismo integrale e dell’innovazione la cifra del suo grado di competitività nei mercati globali.
“Il distretto – spiega la consigliera provinciale Maria Teresa Leone – cerca soprattutto di partire dal concetto che abbiamo un patrimonio di capacità e di umanità che non si può disperdere, e che vogliamo far crescere e sviluppare grazie anche alle esperienze già presenti sul campo da parte del mondo del volontariato, dell’associazionismo e del Terzo settore. Su questo un ruolo importante lo possono avere gli enti locali e le istituzioni del territorio chiamati ad una sfida che l’emergenza sanitaria ha reso più difficile ma anche non più rimandabile. La pandemia ci ha aperto ulteriormente gli occhi su come siano fortemente correlati sicurezza e salute, solidarietà e benessere, lavoro e ambiente, famiglia e imprese. La Provincia, con l’approvazione di questo decreto, si mette a disposizione per supportare tutto il lavoro dei soggetti che hanno aderito a questa iniziativa che, sono certa, troverà altri sostenitori in corso d’opera”.
I soggetti che, al momento, hanno promosso il Tavolo sono: l’Arcidiocesi di Lucca- Ufficio Pastorale Caritas, Provincia di Lucca, Comune di Lucca, Comune di Capannori, Comune di Castelnuovo di Garfagnana, Comune di Viareggio, Legambiente nazionale (ufficio economia civile), Legambiente Toscana, Legambiente Lucca, Legambiente Capannori e Piana lucchese, Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Lucca, Polo tecnologico di Lucca, Associazione Ascolta la mia Voce, Nanina Cooperativa Sociale, Associazione Nuova Solidarietà – Equinozio, Cooperativa Sociale Agricola Calafata.
La Provincia di Lucca si attiverà per allargare il cerchio di realtà coinvolte, come processo aperto di crescita continua in modo da avere una rete di soggetti firmatari la più ampia possibile.
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