METEO – Mentre sull’Europa l’aria gelida sta già imperversando causando tempeste di neve su Germania, Olanda e Belgio, sul bacino del Mediterraneo la situazione resta tutto sommato tranquilla. Le temperature sono leggermente superiori alla media stagionale, la neve cade in montagna oltre mediamente i 1300-1500 m di quota e la pioggia continua a farci compagnia a quote più basse. Le precipitazioni continueranno fino alla serata di mercoledì, anche in maniera abbondante e persistente (probabilmente pioverà anche in montagna salvo sulle cime più alte) ma poi, nella notte su giovedì, tutto cambierà. Il gelo che si sarà ammassato lungo l’arco alpino (vedi foto) inizierà a traboccare sulla parte est dell’Italia apportando tempeste di neve su tutto il lato Adriatico fino a livello del mare.
Come ormai sappiamo, con questa configurazione, resteremo al riparo dell’Appennino, almeno in un primo tempo. Nevicherà sulle zone più esposte ad est ma da tenere d’occhio sarà l’intensità del vento previsto soffiare con raffiche molto forti a partire da giovedì. L’ondata di gelo non si risolverà tanto presto e potrebbe durare anche più di una settimana. Il febbraio 2021 potrebbe restare scolpito nella nostra memoria, di certo si tratta di una delle ondate di gelo più intense degli ultimi anni

Lunedì 8 febbraio: nubi presenti già dal mattino e  tendenza all’ulteriore peggioramento nella seconda parte della giornata con precipitazioni continue e neve oltre i 1400 m di quota. Vento dai quadranti meridionali.
Martedì 9 febbraio: ancora precipitazioni sin dal mattino con neve oltre i 1500 m e giornata compromessa. Ulteriore peggioramento nella notte su mercoledì
Mercoledì  10 febbraio: tempo perturbato con forti precipitazioni, più intense fino alla prima parte del pomeriggio. Tendenza al miglioramento dalla serata per venti di grecale

La tendenza: giovedì vento in attenuazione con nevicate in Appennino nelle zone esposte ad est e forte calo termico durante la giornata