BARGA – Giorni fa, grazie a Guido Casotti, pubblicavamo lo strano caso della partita tra Ghiviborgo-Aglianese una delle partite-clou di quella domenica di serie D. Lo strano caso era nel fatto che la partita si è disputata al Nelli di Montemurlo, di fatto in casa dei neroverdi: “Visto che secondo lo stradario – scriveva Casotti – nei tre percorsi previsti tra Agliana e Montemurlo ci sono 5 o 7 chilometri. Fate voi. Tutto ciò oltre ad essere paradossale in un periodo di per sé già assurdo, pone l’accento sui gravi problemi degli impianti della provincia di Lucca. In particolare ci riferiamo alla Piana e alla Valle del Serchio. In soldoni: quanti dei nostri impianti sono a norma per la cosiddetta “Licenza di pubblico spettacolo”? Crediamo ben pochi. Così, sorti problemi per poter rigiocare ad Altopascio, i dirigenti del Ghiviborgo hanno trovato la disponibilità del Nelli di Montemurlo”
Il fatto raccontato dal giornalista Casotti su Noi TV e sul nostro giornale ci dà lo spunto per una attenta riflessione sulla questione degli impianti sportivi della Valle del Serchio. Che non sono proprio al top in linea generale, anche se in qualche località le cose vanno meglio ed in altre peggio…
Il territorio del comune di Barga ad esempio, non può certo dirsi ai primi posti della classifica per strutture moderne e funzionali. Partiamo dai nostri stadi, dove in questi anni si sono, è vero, spesi soldi per gli adeguamenti normativi (a Barga ed a Fornaci), ma non abbiamo certo strutture al top di gamma. In altre zone, come a Pieve Fosciana, ma anche a Castelnuovo dove comunque l’impiantistica sportiva è più avanti rispetto al nostro territorio, si parla ora di nuovi campi in sintetico per garantire maggiore affidabilità anche invernale e modernità dell’impianto. Da noi, al di là del sintetico, lo ripetiamo, siamo abbastanza indietro a livello di strutture e non c’è un campo che sia per esempio adeguatamente illuminato per le attività notturne.
Che dire poi degli impianti da tennis. Quello di Fornaci è gestito in proprio da un’associazione e funziona d’estate: quello di Barga, causa la caduta del rivestimento sull’unico campo coperto, non permette adesso lo svolgimento di attività sportiva di inverno. Ergo, chi pratica tennis è costretto ad andare a Castelnuovo ed a Lucca come ci racconta un nostro lettore che ci ha sollecitato queste problematiche. Al circolo di tennis di Barga questa estate sono gravitati circa 250 iscritti. Insomma, non propriamente pochi.
Questione piscina comunale: a parte i lavori di adeguamento e ristrutturazione che stavolta, in questo 2021, si dovrebbero finalmente avviare, qui il problema di fondo che forse meriterebbe di essere affrontato e risolto è anche un altro. Non è infatti possibile che una bella piscina come quella di Barga funzioni, se tutto va bene, due-tre mesi all’anno. E’ una questione annosa e non certo di ora. In decenni non si è mai riusciti a trovare la quadra per andare a coprire la piscina così da poterla utilizzare anche d’inverno…ed è un vero peccato… Una situazione che costringe chi vuole fare nuoto a spostarsi a Gallicano ed a Castelnuovo.
Non parliamo poi dell’atletica leggera. Fortuna ha voluto che grazie alla spinta ed all’energia, ed alle risorse del Judo Club Fornaci (ci vorrebbe una medaglia per quello che hanno fatto) è stata realizzata la pista del Campone, che pur se ridotta permette almeno di allenare i tanti atleti della Valle che pure fanno risultati di ottimo livello. Altrimenti, fino ad ora, si era costretti ad utilizzare il “pistino” rettilineo alle scuole superiori e poco altro. Una realtà come il nostro territorio con atleti anche di spicco, non meriterebbe e non avrebbe meritato in passato che uno dei suoi stadi fosse adeguatamente organizzato anche per le gare di atletica?
Sul palasport siamo indietro sui lavori ormai di anni, ma questo non è certo dipeso da scarsa attenzione o impegno pubblico e prima o poi comunque, almeno quella struttura ce la faremo a vederla in funzione e sarà indubbiamente una bella struttura, ma in generale c’è bisogno forse di fare una attenta riflessione sul settore dell’impiantistica sportiva barghigiana. Un discorso che certo non si può realizzare dall’oggi al domani e meno che mai adesso con tutte le problematiche che ci sta lasciando in eredità il covid-19 e che sono da risolvere prima. Ma prima o poi è necessario che si metta mano anche ad una programmazione e ad una politica diversa per i nostri impianti sportivi.
Sonia Ercolini
20 Gennaio 2021 alle 18:01
Vorrei puntualizzare che presso il Circolo di Tennis il campo coperto n° 3 con erba sintetica è funzionale sempre e non ci sono assolutamente problemi. Non è più praticabile il campo 2 in terra battuta in quanto è stato danneggiato il pallone con il forte vento del 04.12.