Un ordine del giorno per la qualità e la presenza della scuola sul territorio provinciale

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LUCCA – Il Consiglio provinciale ha approvato un ordine del giorno, presentato dai consiglieri di maggioranza Maria Teresa Leone, Andrea Bonfanti e Iacopo Menchetti, relativo all’offerta formativa e al dimensionamento scolastico per l’anno 2021/2022.

Grazie a questo documento, il Consiglio provinciale si impegna a «sostenere in ogni sede istituzionale, centrale e periferica, il ruolo e la presenza degli istituti e dei plessi scolastici da riconoscere come irrinunciabile presidio di servizio, di generazione delle comunità e di diritto di cittadinanza», soprattutto per quanto concerne i territori montani e rurali.

I consiglieri che hanno proposto il documento, inoltre, hanno sottolineato come «Con le determinazioni della scorsa primavera, la Direzione generale dell’Ufficio scolastico regionale della Toscana ha stabilito la dotazione complessiva dell’organico dell’autonomia del personale docente assegnato alla Toscana per l’anno scolastico in corso, con una riduzione di 43 cattedre negli istituti della provincia di Lucca. Un provvedimento, questo – proseguono i consiglieri – estremamente penalizzante per la continuità dell’offerta formativa degli istituti e per il mantenimento dei servizi scolastici, con particolare riferimento a quelli della scuola dell’obbligo nei territori montani e rurali».

Il provvedimento di riduzione degli organici è stato, di fatto, confermato e le criticità non sono state risolte nemmeno dall’implementazione del personale scolastico, generato dalla pandemia da Covid-19.

Per tale ragione, il documento impegna il Consiglio provinciale «proporre nuovi criteri di dimensionamento per la formazione di gruppi classe e dell’organico assegnato agli istituti, al fine di stabilizzare i servizi scolastici nei territori meno densamente popolati».

E’, infatti, importante sensibilizzare le istituzioni ministeriali sulla necessità di mantenere e rafforzare la presenza della scuola sui territori, quali «irrinunciabili presidio e diritto di cittadinanza e come strumento per garantire la migliore organizzazione dell’offerta formativa, anche alla luce dell’importante impegno dell’amministrazione provinciale sia in termini organizzativi, sia di investimenti e realizzazioni sul patrimonio edilizio scolastico di competenza».

Infine, considerati anche gli scenari demografici che caratterizzano il territorio che vengono puntualmente approfonditi dall’amministrazione provinciale, è stato ritenuto necessario contenere l’attivazione di nuovi corsi, in una logica di promozione dello sviluppo dell’intero scolastico provinciale e non del singolo istituto e, pertanto, il Consiglio provinciale si impegna a «portare avanti le iniziative già intraprese di riorganizzazione e armonizzazione dell’offerta formativa secondaria, all’interno delle Conferenze zonali, tese a garantire la continuità, la qualità, la non sovrapposizione, l’adeguatezza e la varietà dell’offerta formativa».

La discussione si è conclusa con il ringraziamento da parte dei consiglieri che hanno presentato il testo ai colleghi della minoranza per la fattiva collaborazione e la votazione ha visto l’approvazione dell’ordine del giorno all’unanimità

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