LUCCA – Consapevoli delle molte necessità degli studenti in questo complesso periodo, i formatori della struttura di Educazione e promozione della salute della Asl Toscana nord ovest e gli insegnanti della Piana di Lucca e della Valle del Serchio hanno interagito con grande impegno e passione, con l’obiettivo di continuare a garantire il benessere nelle comunità scolastiche.
Per questo la scuola che promuove salute, con il progetto “Benessere a scuola”, è stato ritenuto uno strumento adeguato per fare fronte ai bisogni manifestati dai giovani.
L’approccio interattivo ed esperienziale proposto, facilita infatti la necessaria riflessione su quanto sta accadendo, offrendo la possibilità di ascoltare le proprie sensazioni e le proprie emozioni, senza giudicarle, di ascoltare se stessi e gli altri, di creare relazioni significative ed efficaci, di valorizzare le risorse e lo sviluppo di consapevolezza e di resilienza.
Attraverso lo sviluppo delle competenze di vita, chiamate dall’OMS Life Skills, il mondo della scuola e la Asl sono stati attivi e vicini, con l’obiettivo di non lasciare nessuno da solo. Dirigenti scolastici, insegnanti ed operatori dell’Azienda sanitaria hanno infatti voluto con forza che i bambini ed i giovani del nostro territorio potessero continuare a lavorare su queste tematiche, nonostante la pandemia e tutte le difficoltà ad essa correlate.
In particolare gli insegnanti della scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado, hanno partecipato ai laboratori formativo-progettuali organizzati dalla Asl, per poi riproporre agli alunni le attività di promozione della salute scelte, dove possibile in presenza. Sono stati coinvolti in questo percorso circa 1100 alunni.
Nelle scuole superiori il progetto, conosciuto come Benessere a scuola – Mafalda, ha visto i docenti e gli studenti tutor – peer educator, protagonisti dell’accoglienza dei ragazzi delle classi prime, con gli obiettivi di favorire la conoscenza della nuova scuola e del gruppo-classe e di porre attenzione al nuovo assetto scolastico, ai comportamenti di sicurezza, al concetto di comunità e di responsabilità, rispetto alla propria salute ed a quella dell’ altro. Hanno partecipato in questo ambito circa 1500 studenti.
Al Liceo Paladini e all’Istituto Civitali, inoltre, l’educazione alla salute è stata integrata con l’insegnamento dell’Educazione civica: per le classi seconde e terze si è realizzata l’accoglienza trasversale, che ha visto l’ impegno di 45 tutor, i quali hanno raggiunto con il loro intervento almeno 750 ragazzi, prima in presenza, in seguito in modalità on line. Per gli studenti più grandi, delle classi quarte e quinte, sempre nell’ ambito dell’ integrazione tra Educazione civica e Educazione alla salute, è stata realizzata una serie di incontri su affettività e sessualità ai tempi del Covid, con la conduzione delle psicologhe del Consultorio della Asl, che da anni collabora attivamente al percorso
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