LUCCA – “A Lucca arrivano più di 500 tamponi al giorno e per processarli nelle 24/h occorrono certo i reattivi ma anche un numero importante di chi è deputato a questa attività in primis i tecnici di laboratorio la cui carenza pesa sull’organizzazione.
La Usl Nord Ovest vuole mettere su strada una Ferrari, ma le ha dato il motore di una utilitaria”.
A sferrare l’attacco è il segretario provinciale della Uil Fpl di Lucca, Pietro Casciani che incalza:
“Già a smaltire gli arretrati ci vorranno giorni e in più ogni giorno continuano ad arrivare a colpi di 500 alla volta. Purtroppo i ritardi delle risposte rischiano di far vanificare l’immane sforzo degli operatori impegnati in questo tracciamento. L’azienda ha messo in campo operatori sanitari che in maniera encomiabile sono chiamati a fare i tamponi sul territorio: drive-through, distretti, strutture sanitarie e anche a domicilio. E voglio dire con chiarezza che tutto il personale della Usl, sanitario, tecnico, amministrativo ognuno con il suo ruolo è impegnato in questa battaglia e sta facendo un lavoro straordinario con spirito di abnegazione. Nei nostri laboratori dai medici ai tecnici si stanno tenendo ritmi impossibili e senza i necessari rinforzi di organico è difficile proseguire mantenendo alti i livelli di qualità e soprattutto tempi di risposta”.
Anche la piattaforma regionale per le prenotazioni per i tamponi però ci mette del suo:
“Abbiamo avuto segnalazioni per esempio che alcuni cittadini della Lucchesia è stato dato l’appuntamento a Prato per fare il tampone: siamo fuori dal mondo. E nel frattempo magari abbiamo i nostri drive-through con delle disponibilità. E’ un enorme problema organizzativo che coinvolge il sistema di analisi e risposta”.
Ritardi che in Versilia si traducono poi nell’impossibilità di effettuare il tracciamento a fronte di un’esplosione di casi “perché i tamponi territoriali vengono inviati per le analisi a Pisa e Livorno ma ci sono gli stessi problemi di Lucca. In Versilia l’evoluzione del contagio è stata importante – prosegue Casciani -. Siamo già al 40% del totale della prima ondata in soli 20 giorni. Abbiamo evidenti difficoltà a tracciare i contagi senza le risposte a 24 ore. Per noi fare un numero sempre maggiore e crescente di tamponi è essenziale per arginare la pandemia – conclude il segretario Uil Fpl – ma tutta la macchina deve funzionare a dovere e nei tempi previsti. Concludendo in considerazione del numero dei tamponi sempre crescente a fronte delle problematiche suddette, perché non pensare di fare rete con il privato intendendo anche quelle aziende che hanno al loro interno laboratori d’avanguardia. Una rete capace di abbattere al minimo i tempi di risposta. Perché non pensare a stringere accordi, collaborazioni e convenzioni, per aiutare a superare l’emergenza?”.
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