PROVINCIA DI LUCCA – «Le istituzioni devono semplificare le informazioni per i cittadini e questo è possibile farlo dicendo chiaramente cosa è consentito e cosa no». E’ questo il principio che ha mosso il presidente della Provincia, Luca Menesini, nello scrivere al presidente della Regione, Eugenio Giani, per chiedere chiarimenti riguardo a uno dei temi più controversi del nuovo Dpcm, gli spostamenti in zona rossa.
Sono fondamentalmente tre le questioni che Menesini sottopone a Giani. Innanzi tutto, la questione dei legami stabili non conviventi e le persone che vivono da sole: «Nei Paesi europei – dice Menesini – questo tema è stato affrontato nell’ottica di consentire ai legami stabili di frequentarsi a due, anche se non conviventi ed è stato indicato alle persone che vivono da sole o non hanno una rete familiare solida, di ‘fare famiglia’ con uno o due amici. Le ritengo decisioni di buon senso che tutelano la salute pubblica». Secondo Menesini, infatti, in questo modo si rispetta il divieto di assembramento, ma, al tempo stesso si aiutano i cittadini a sentirsi meglio. «Inoltre – dice il presidente della Provincia – sono scelte che garantiscono a tutte le persone gli stessi diritti e di non essere da soli in una difficile situazione come quella che stiamo vivendo».
La seconda questione sollevata riguarda le attività aperte e i parrucchieri: «Se per fare la spesa – fa rilevare Menesini – vale il principio del supermercato più vicino a casa e, adesso, vale anche il principio dell’economicità, perché questi principi non possono essere applicati per tutte le attività aperte? Per questo ho chiesto al presidente della Regione la possibilità di applicare gli stessi principi per ogni tipologia di attività e servizio».
Infine vi è la controversa questione dell’attività motoria in prossimità della propria abitazione: «Ci sono molte persone che non fanno attività sportiva, ma lunghe passeggiate per restare in forma – spiega il presidente della Provincia – e la questione della prossimità mette in difficoltà chi cammina anche 4 o 5 chilometri: ho chiesto di chiarire questo aspetto, lasciando la possibilità di una maggiore distanza da casa nel caso in cui si cammini in luogo poco frequentati». Se, invece, si sceglie come luogo per camminare un posto altamente frequentato allora, secondo Menesini, è opportuno applicare il principio di prossimità, per evitare che la passeggiata diventi un’occasione di assembramento.
«Sono certo – conclude Menesini – che la Regione porrà nel più breve tempo possibile tutta l’attenzione necessaria su queste questioni che riguardano da vicino la vita dei cittadini che ci chiedono regole chiare e certe per affrontare al meglio questo difficile periodo».
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