Fratelli d’Italia dice no al “San Francesco” come bolla covid

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BARGA – “Fratelli di Italia si è sempre occupata della situazione dei piccoli presidi ospedalieri, intervenendo e denunciando le varie carenze che ci venivano via via sottoposte all’attenzione. Come Fratelli d’Italia Barga ed anche come rappresentante provinciale del dipartimento montagna e zone disagiate, riteniamo irricevibile la proposta di riorganizzazione dell’ASL che, prevede l’utilizzo della totalità del reparto di medicina dell’ospedale San Francesco di Barga fra bolla covid e posti letto di cure intermedie.”

Così Luca Mastronaldi a nome di Fratelli d’Italia che continua: “Trasformare dei posti letto ospedalieri a territoriali è un’ipotesi da scartare.  Ben venga quindi, come già sottolineato dal nostro consigliere regionale Vittorio Fantozzi, l’idea di riattivare un padiglione del vecchio ospedale campo di Marte, per posti letto covid,  cosa che può avvenire solo ed esclusivamente con l’assunzione e reperimento di risorse, atte a risolvere In brevissimo tempo tale problematica.

Alcune considerazioni sono però doverose, ci si ricorda dei piccoli presidi ospedalieri solo in determinate situazioni, molti sindaci hanno espresso il loro diniego verso questa ipotesi  Ad alcuni di loro vorremmo sommessamente ricordare che, se la situazione l’ospedale di Barga è questa, lo si deve soprattutto a chi ricopriva in regione Toscana posti di rilievo, come la presidenza  della commissione sanità, e dei vari assessori che si sono via via susseguiti.
Barga ha perso negli anni, molti dei servizi che erogava, pronto soccorso, day hospital oncologico, eccetera, eccetera; ad oggi alcuni ambulatori sono stati soppressi e si spera solo a causa della pandemia covid… che col tempo dunque vengano rimessi in funzione.
Molti degli accordi che  erano stati presi in passato sono stati disattesi, indebolendo sempre di più una struttura che meriterebbe ben altra considerazione.
Fratelli d’Italia vigilerà e monitorerà costantemente la situazione dell’ospedale San Francesco, viste anche le dichiarazioni del neo presidente Giani che almeno a parole si è detto interessato alla salvaguardia dei piccoli presidi ospedalieri”.

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