Bolla covid all’ospedale di Barga in caso gli ospedali provinciali non riescano a far fronte all’emergenza e si arrivi alla saturazione dei posti letto. E’ per ora solo una opportunità, ma nei piani dell’ASL la possibilità di utilizzare il “San Francesco” c’è, come è emerso ieri nella conferenza aziendale.
E’ una ipotesi che però lascia perplessa la sindaca di Barga Caterina Campani che si dice preoccupata da tale eventuale possibilità, ma che comunque è determinata a vederci chiaro nel confronto che il prossimo mercoledì si terrà in conferenza aziendale con anche i sindaci dei comuni dei piccoli ospedali. Ci sarà nell’occasione pure l’assessore regionale alla sanità Simone Bezzini..
Sindaca, che ne pensa di quello che è emerso?
“Ieri è stata presentata in conferenza aziendale questa proposta da parte della ASL, in attuazione della ordinanza regionale che prevede il coinvolgimento dei piccoli ospedali in caso di peggioramento della situazione e di difficoltà dei grandi ospedali deputati ad accogliere i pazienti covid.
Dato che era la conferenza aziendale, ha preso parte, come da regolamento, soltanto Francesco Pioli quale presidente della conferenza zonale dei sindaci della Valle e proprio lui ha riportato all’azienda le istanze e le perplessità dei sindaci interessati.Per prima cosa, comunque, vorrei ribadire che non è che da domani a Barga ci sarà un reparto covid o qualcosa del genere
Questo piano è legato all’emergenza e l’eventuale coinvolgimento del “San Francesco” si attuerebbe solo nel caso (e tutti noi ci auguriamo di no) in cui si andasse a saturazione e quindi venissero a mancare le disponibilità negli ospedali maggiori.”
Ma lei approva questa possibilità?
“Come sindaco dico, e lo dico con senso di responsabilità, che la Valle ha sempre dimostrato la generosità e la disponibilità dei suoi ospedali ma è chiaro che un piano così come è stato proposto, è inaccettabile.”
In che senso?
“Perché in pratica, da quello che emerge, si andrebbe a prendere tout court un intero reparto, quello di medicina, dove sarebbe attuata questa suddivisione di pazienti covid e cure intermedie.
La proposta sarebbe questa ma tale ipotesi lascerebbe completamente scoperta quella che è l’attività ordinaria del reparto di Medicina con i suoi 40 posti letto. Siamo sicuri che questa sia la scelta giusta in una zona disagiata, di difficile accesso come la nostra? con un alto tasso di popolazione anziana? Con l’arrivo dell’inverno e tutte le patologie del caso a cominciare dall’influenza? E’ risaputo che i reparti di medicina in questo periodo siano fondamentali per dare risposte adeguate alla popolazione anziana. Secondo il mio giudizio si risolverebbe un problema, per creare una problematica ancor maggiore.
A tutto questo si aggiunge la preoccupazione legata alla organizzazione effettiva di questa bolla nel San Francesco.”
Sul coinvolgimento dei piccoli ospedali ha sentito gli altri sindaci, dei comuni dove sono presenti strutture come Barga?
“Ci siamo sentiti in questi giorni. Avevamo chiesto di partecipare alla conferenza che si è tenuta ieri, ma non è stato possibile; comunque l’azienda sanitaria ha riconvocato per mercoledì una conferenza aziendale ed in quel caso ci saremo anche noi per confrontarci anche con l’azienda ed il neo assessore regionale alla sanità.
Gli altri sindaci comunque condividono con me la preoccupazione per questa impostazione, proprio perché conoscono bene le problematiche dei piccoli ospedali che già fanno tanti sacrifici e tanti sforzi per garantire la sanità migliore”.
Va bene, ma allora avrà in mente anche soluzioni alternative?
“Sì: prendere intanto in considerazione tutti gli spazi vuoti che possono esserci qui come altrove; spazi non utilizzati che siano a se stanti, per poterli attrezzare solo per pazienti covid; dico qui come in altre zone perché ci sono ad esempio ancora spazi su Lucca su cui potrebbe essere fatto un ragionamento, prima di arrivare ai piccoli ospedali. Forse uno sforzo ulteriore l’azienda sanitaria dovrebbe per prima cosa farlo in tal senso.
Non vorremmo arrivare a doverci scontrare con la ASL, perché non è il nostro intento e non è così che si costruisce qualcosa di costruttivo, ma bisogna anche che tutti capiscano quelle che sono le realtà del territorio. Siamo pronti a fare la nostra parte con tutta la responsabilità che ci compete di fronte ad una situazione che potrebbe, ma per il momento non è, diventare difficile. E’ solo che secondo noi questo si può fare trovando strade compatibili con le varie realtà esistenti.
Attendiamo dunque mercoledì prossimo per un confronto con l’azienda sanitaria e con l’assessore regionale dove spiegheremo le ragioni di Barga come quelle degli altri piccoli ospedali”
A proposito di coronavirus e contagi: venerdì nel comune di Barga altri 15 contagi; che sta succedendo?
“Bisogna leggere bene i dati di questi giorni. Questi quindici casi sono legati ai ritardi di questi giorni causati da un blocco degli esiti dei tamponi per mancanza di reagenti. Si sono insomma accumulati i risultati della settimana che in effetti all’inizio della stessa erano stati bassi.
Secondo quanto mi è stato riferito in questo fine settimana dovrebbe esserci peraltro uno sblocco della situazione in quanto arriveranno nuovi reagenti.
Per quanto riguarda i contagi mi auspico comunque che con le nuove misure e restrizioni degli ultimi DPCM e con il senso di responsabilità da parte di tutti, i numeri possano finalmente calare, nel nostro comune come a livello provinciale e regionale; e questo permetta di non dover attuare misure di estrema urgenza. Siamo in in zona gialla e speriamo di poterci restare.
Vorrei peraltro sottolineare anche il dato relativo ai tanti guariti che si sono registrati in questi giorni. Siamo a oltre 55 con ancora 170 persone positive, ma conto che altre guarigioni arrivino nei giorni a venire.”
Tag: ospedale di Barga, coronavirus, bolal covid, sindaca caterina campani, Comune di Barga
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