LUCCA – Una stretta sul monitoraggio delle singole linee, con particolare attenzione su quelle che sono state segnalate dai rappresentanti degli istituti secondari, per dare una risposta calibrata alle esigenze emerse e, laddove se ne ravvisi la necessità, mezzi per raddoppiare le corse, grazie alla collaborazione della Regione.
E’ questa la prima risposta alle questioni sollevate questo pomeriggio (lunedì 19 ottobre), nella riunione indetta dalla Provincia di Lucca e che ha visto la partecipazione del presidente, Luca Menesini e dei consiglieri provinciali Maria Teresa Leone e Andrea Bonfanti che si sono confrontati dei rappresentanti della Regione Toscana, di Ctt Nord e i presidi o loro rappresentanti di tutti gli istituti superiori del territorio.
«Se da una parte, le spiegazioni arrivate in merito agli orari che, di fatto, non cambieranno ci hanno confortati, dall’altra abbiamo ritenuto comunque importante un confronto – commenta il presidente della Provincia, Luca Menesini – sulle criticità legate al trasporto pubblico, troppo spesso percepito come ‘pericoloso’, anche se rispettoso dei parametri di legge».
Le corse segnalate come ‘critiche’ sono, principalmente, quella che da Altopascio, passa per Porcari, Capannori e arriva a Lucca, come quella che da Viareggio, va a Massarosa, Camaiore e Pietrasanta. Problemi anche sulla linea che collega Lucca al ‘Busdraghi’, ma in misura minore.
«Abbiamo più volte sottolineato – afferma Menesini – come la capienza dell’80% sia, di fatto, troppo alta rispetto alla sicurezza, sia quella reale sia quella percepita dagli utenti che, magari, vedendo il mezzo troppo pieno, preferiscono utilizzare altre tipologie di trasporto, anche se i parametri di legge sono stati rispettati. Ritengo che il bus debba essere utilizzato da chi ne ha necessità, ma deve poter essere anche una scelta a disposizione di tutti, in modo da poter realmente avere un’integrazione del trasporto».
Già da domani, quindi, partiranno dei controlli ancora più puntuali sulle corse per individuare quelle che hanno necessità di un raddoppio, quelle che, invece, a fronte dell’orario definitivo, non ne hanno bisogno, ma anche che gli orari di entrata e uscita dalle lezioni siano compatibili con quelli dei mezzi pubblici che collegano le frazioni e non solo i centri più grandi, in modo che gli studenti non debbano ricorrere a permessi di ingresso in ritardo o uscite in anticipo.
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