BARGA – Sara Tinacci e Michela Pieroni sono forse la prima famiglia arcobaleno del comune di Barga. una coppia unita civilmente che è riuscita anche a coronare il proprio sogno di veder riconosciuta l’adozione dei figli di una delle due da parte della partner. Un percorso non facile.
“La nostra storia parte dal 2015, quando io e Michela ci siamo conosciute –racconta Sara – Avendo già lei una bimba, all’epoca di 9 anni, ha svegliato in me la voglia di diventare mamma, così abbiamo iniziato un percorso lungo ed alla fine siamo volate in una clinica a Marbella con il desiderio di tornare in tre.. Siamo riuscite al primo tentativo, ma tornando in Italia invece di aspettare un bambino ne aspettavamo due. Le emozioni sono state fortissime: tanto spavento ma anche tanta felicità”.
Nel 2017, dopo varie complicazioni, sono nati Giorgio e Matteo e da lì è iniziato il percorso di Sara e Michela per divenire una famiglia. Arriva così l’unione civile il 29 luglio del 2019 e successivamente, grazie all’intervento degli avvocati Fabiana Pieroni e Francesca De Toffol del foro di Lucca è stato avviato l’iter di adozione presso il competente Tribunale per i Minorenni di Firenze che, con sentenza n.48/2020, è stata confermata la possibilità giuridica di consentire e realizzare l’adozione e quindi nell’ipotesi in cui ad avanzare la richiesta sia il partner del genitore biologico del minore nell’ambito di una coppia formata da persone del medesimo sesso
“La media valle – continua Sara – è sensibile alla tematica delle pari opportunità e dei diritti LGBT come dimostra anche la presenza della “panchina arcobaleno” posizionata a Fornaci di Barga. La nostra “battaglia arcobaleno”, combattuta al fianco degli avvocati Pieroni e De Toffol, vuole rappresentare una testimonianza per sensibilizzare l’opinione pubblica su un tema così rilevante e in generale sulle tematiche connesse alle pari opportunità e identità di genere.
Non è stato facile – continua – ma questo Paese ci ha dimostrato vicinanza e calore. Vorremmo ringraziare il sindaco di Barga, Caterina Campani e tutti coloro che a Fornaci hanno portato la prima panchina arcobaleno, per avere dato un messaggio importante alla nostra comunità.
Sara Tinacci e Michela Pieroni ringraziano anche i loro avvocati che hanno sposato la loro causa, avviando un percorso non certo scontato, dato il vuoto normativo che ancora continua ad esserci:
“Auspichiamo l’intervento del legislatore per porre rimedio a questa lacuna normativa”.
Tag: barga, sentenza, famiglia arcobaleno, adozione
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