BARGA – La sindaca Caterina Campani ieri sera ha pubblicato sulla pagina Facebook del comune di Barga un aggiornamento sui casi di coronavirus nel comune di Barga dando intanto i numeri di contagio che, a ieri, vedevano nel territorio comunale, da fine settembre, 180 casi positivi, di cui 20 ormai guariti. Come riporta la sindaca, tre persone sono ancora ricoverate in ospedale, gli altri sono tutti a casa prevalentemente con sintomatologie lievi, anche se alcuni riferiscono di un gran senso di spossatezza.
“I numeri sono importanti – scrive la sindaca – ma anche in questi giorni i nuovi casi sono quasi tutti collegati ai nuclei familiari colpiti ed in quarantena già di diversi giorni e distribuiti un po’ su tutto il territorio comunale. Sono circa 50 i nuclei familiari colpiti ma molto numerosi.
Il contatto con l’ufficio di igiene e prevenzione è quotidiano ed in questo momento siamo impegnati a monitorare l’evoluzione della diffusione del virus ed il suo contenimento ed a seguire i percorsi di guarigione.”
L’ufficio di igiene e prevenzione, fa sapere, sta applicando la normativa del Dpcm che ha definito i tempi di guarigione.
A proposito dell’ultimo Dpcm la prima cittadina rivolge un pensiero anche alle categorie commerciali più colpite. Il Decreto, scrive, chiede ancora grossi sacrifici soprattutto ad alcuni settori, per cui ci auguriamo che quanto prima vengano dati tutti i sostegni dovuti per superare questo momento.
“Anche noi – fa sapere, per quanto nelle nostre possibilità, cercheremo di fare la nostra parte come è stato per la fase di lockdown. Ci rendiamo conto che è un momento difficile per tutti, ma vogliamo credere con tutte le nostre forze che riusciremo a ripartire ancora, con più determinazione e noi ci metteremo tutto l’impegno possibile per rilanciare la nostra Barga”
Felice
27 Ottobre 2020 alle 18:19
La Valle d’Aosta è la regione con la maggiore incidenza di contagiati rispetto alla popolazione, 575 su 100.000 abitanti. Barga non la vede nemmeno: 182 casi su 9772 abitanti!
Signora sindaca non può stare a guardar scorrere i numeri dei contagi. Deve fare qualcosa per interrompere la circolazione del virus. Non basta stare in contatto con l’Ufficio di Igiene che sembra sostanzialmente impotente come ammette lo stesso Chierici. La catena del contagio va assolutamente interrotta.