BARGA – L’autunno non è solo la stagione della raccolta dell’uva, delle castagne e delle olive, è infatti ancheil tempo per raccogliere una prelibatezza e pure molto costosa, conosciuta da sempre come “oro rosso”. Si tratta ovviamente dello zafferano.
Da alcuni anni,nel comune di Barga, in località Trine, tra Tiglio e Filecchio, a 480 metri slm, Leonello Diversi si dedica con successo alla coltivazione dei Crocus Sativus dei quali attualmente è in corso la fioritura; dai suoi pistilli si estrae il prezioso zafferano. Da pochi giorni è iniziata la raccolta e durerà per circa un mese. Anche se scontato è giusto ribadire che lo zafferano non è il fiore, ma si produce con i piccoli pistilli rossi contenuti nel fiore. Sono precisazioni importanti in quanto ogni tanto purtroppo la cronaca riporta di notizie di decessi legati all’assunzione di fiori che vengono scambiati per zafferano. Lo zafferano si ottiene appunto estraendo i pistilli dai fiori; una volta essiccati ecco allora il prezioso Zafferano di Barga che a breve potrebbe avere anche un riconoscimento geografico visto l’alta qualità.
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