Covid e protocolli: un gruppo di 19 società calcistiche scrive alla FIGC chiedendo lo stop dei campionati

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CASTELNUOVO DI GARFAGNANA – Lo sport e il calcio, come tutti i settori della vita quotidiana, sono ripartiti dopo il lungo lockdown: grande la voglia di riprendere la normalità da parte di tutti, nonostante le giustificate preoccupazioni e timori. Non ne ha fatto eccezione il calcio dilettantistico della nostra zona: ripartiti gli allenamenti, le partite amichevoli, è partita anche la Coppa, tutto nel rispetto dei protocolli sanitari emanati dagli organi competenti.

Protocolli di difficile attuazione ma a cui tutti si sono adeguati.

Spesso la realtà va oltre la teoria: così il “caso – Castelnuovo”, con i due calciatori positivi al tampone e l’intero gruppo di 26 persone, sia giocatori che staff, messi in quarantena per 14 giorni dalla ASL, ha fatto “esplodere” tutte le paure e i dubbi della ripartenza.

Il protocollo sanitario, oltre che essere di difficile attuazione per dei dilettanti, impone rigide disposizioni in caso di positività anche di un solo elemento di una rosa: ritrovarsi in quarantena per due settimane, come è successo ai calciatori, ai tecnici e ai dirigenti accompagnatori del Castelnuovo, quindi non poter lavorare o andare a scuola, è un sacrificio pesante per tutti, chi più, chi meno.

E’ quanto pensa la gran parte delle società calcistiche della Valle del Serchio, che si sono ritrovate a Castelnuovo di Garfagnana per fare il punto della situazione ed adottare una posizione unica nei confronti della F.I.G.C. in relazione al proseguimento dell’attività agonistica: dall’incontro è nato un documento unitario, inviato agli organi federali del movimento dilettantistico regionale, nel quale, in pratica, si chiede di impegnarsi alla modifica dei protocolli sanitari ma soprattutto, viste le condizioni attuali della diffusione del virus, si chiede di sospendere l’inizio dei campionati, previsto per domenica 11 ottobre.

Una presa di posizione netta e chiara al momento condivisa dal gruppo di 19 società, alle quali sicuramente si accoderanno tante altre realtà: capofila del gruppo si è posta l’U.S. Castelnuovo Garfagnana, guidata dal “combattivo” presidente Dino Dini, sia per ragioni di “anzianità” e storia sportiva, ma soprattutto perché ad oggi è la società più toccata dal problema.

Ecco le società che al momento hanno sottoscritto il documento: Castelnuovo, River Pieve, Pieve Fosciana, Vagli, Diavoli Neri, Molazzana, Atletico Castiglione, Diavoli Rossi Filicaia, Barga, Fornaci, New Team, Atletico Fornoli, Gallicano, Pontecosi Lagosì, Piazza 55, Valle di Ottavo, Virtus Robur Castelnuovo, Corsagna.

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