Con Chiara Lico, nel nome di Giovanni Pascoli, si chiude a Barga il festival LuccAutori

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La cronaca come la poesia: chiavi di interpretazione dell’attualità. Molto denso di contenuti e partecipato l’intervento tenuto questa mattina dalla giornalista del Tg2 e scrittrice Chiara Lico di fronte agli studenti dell’ISI Barga, in numero ridotto a causa delle vigenti normative in materia Covid.

L’iniziativa, promossa dalla Fondazione Giovanni Pascoli, ha chiuso la XXVI edizione del festival letterario LuccAutori, ricalcando la concezione della contemporaneità delle tematiche pascoliane: Chiara Lico ha tracciato un affascinante e ricco percorso, partendo dai testi pascoliani dedicati all’emigrazione (Italy e La grande proletaria si è mossa), passando attraverso aspetti attualissimi della società, quali la riforma dei recenti decreti sicurezza, il coronavirus, i mutamenti della socialità. A chiusura, la giornalista ha presentato il suo libro “Il rischio”, scritto a partire dall’esperienza della cooperativa Il tappeto di Iqbal, che opera nel quartiere napoletano di Barra per riavvicinare alla scuola, attraverso l’arte circense, i ragazzi troppo spesso sfruttati dalla malavita.

Ad introdurre, il Presidente onorario della Fondazione Maria Bruna Caproni, il sindaco Caterina Campani e il Presidente di LuccAutori Demetrio Brandi.

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