BARGA – L’aumento dei casi di coronavirus fa crescere la paura tra la gente. Barga è stato un po’ uno degli epicentri della recrudescenza dei nuovi contagi e questo, per forza di cose, un po’ la vita di tutti i giorni l’ha condizionata. La situazione è peraltro in divenire ed a contribuire al calo delle presenze anche il fatto che tanta gente è stata sottoposta a tampone, altra è in isolamento fiduciario ed altra è in quarantena perché legata a casi emersi.
Da giovedì scorso comunque, dopo la notizia di 12 casi positivi in un giorno, la gente in giro è calata drasticamente a cominciare da quella presente nei locali pubblici dove in queste serate si è registrata una drastica diminuzione di clientela.
“Un calo della gente? assolutamente sì – ci dice Stefano Orsucci del Giro di Boa in piazza del Sargentone – a Barga si è creato il panico… Venerdì sera e sabato sera abbiamo fatto sei persone, grazie al cielo abbiamo lavorato un po’ con il take away… Le cancellazioni sono state intorno al 50/60 per cento dei prenotati…
D solito il venerdì sera devi dire di no al telefono (perché sei pieno) anche a 30/40 persone… Questo weekend praticamente zero telefonate…”
Anche Riccardo Negri, del ristorante L’Osteria di Piazza Angelio ci parla di un calo del 70% della clientela. Meno lavoro anche allo Scacciaguai di via di Mezzo, come ci riferisce Riccardo Reveberi.
A confermare la situazione è anche Amedeo Terzo Chiappa della Farmacia Chiappa di Via Pascoli e componente di ArtComBarga: “Sì, c’è paura in giro e la gente si sposta meno. Impressione confermata da numerosi commercianti.”
Ecco poi il parere di altri commercianti.
Andrea Nardini del Bar Nardini di via Canipaia: “Eh!…un po’ meno gente c’è, anzi assai meno e gli affari vanno di pari passo. Forse è solo questione di tornare ad abituarsi ad una situazione che è del tutto nuova. Speriamo che la gente ricominci piano, piano a convivere con questa cosa e che torni frequentare i locali come dopo il lockdown…”
Daniele Biagioni della Oreficeria Biagioni di via Mordini ci fa un discorso più in generale sul commercio: “Fino a fine settembre un piccolo calo intorno al 10-15 % se si considera luglio, agosto e settembre c’è stato. Ma sono comunque soddisfatto della stagione, poteva andare peggio… ottobre per il nostro negozio è sempre un mese di poco lavoro. Semmai la cosa più che ci ha danneggiato e come noi molti altri negozi coinvolti è il fatto che a differenza di altre diocesi qui a Barga non si sono celebrate Prime Comunioni e Cresime, che di solito coinvolgevano diverse tipologie di attività il regalo,abbigliamento, parrucchiere, estetiste, bomboniere, ristorazione, ecc.
Il Covid di questi giorni non è quantificabile, anche perché il maltempo ha limitato anche il mercato di sabato, Al momento non lo saprei valutare.”
Dalida Gonnella de Il Tuo Minimarket di via Pontevecchio: “Purtroppo sono calati sia gli affari che la gente. Anche sabato che di solito non ci si ferma mai, era un giorno come tutti gli altri. Barga è deserta. In questi giorni è tornata a crescere la paura.”
Allo Shamrock Irish Pub di Barga, sul Fosso, come ci dice Luca Grilli, il calo di questi giorni è stato davvero notevole; la clientela si è contata sulle dita di una mano. Praticamente nessuno.
Al Bar Sport, nel piazzale Matteotti, come ci dice il titolare Andrea Marroni e come conferma anche la dipendente Elisa Rocco: “Il calo di presenze è stato attorno all’80%. Funziona, come un tempo, soprattutto l’asporto, ma di gente a mangiare nel locale ed a fare l’aperitivo ce n’è meno”.
Nicola Autiero del Ristorante La Pergola in via del Giardino: “Sì un po’ è calato il giro di affari; di un 30%. Io però sono corso ai ripari: da oggi (ieri per chi legge) sono in ferie per 10 giorni…”.
Anche a Fornaci la stessa cosa come conferma Floriano Pieroni della Pizzeria Trovaposo in via della Repubblica: “Il calo c’è ed è drastico. Sabato sera 60 cancellazioni. In totale sono stati serviti non più di venti clienti…. Funziona l’asporto, ma da quando sono cominciate le notizie dei nuovi contagi la situazione è questa. ”
(Le foto di questo servizio sono state scattate nelle sere tra giovedì e sabato)
Tag: crisi, locali pubblici, coronavirus, casi, commercio
Paolo
5 Ottobre 2020 alle 21:47
Continuiamo a fare allarmismo poi torniamo tutti a coltivare la terra..
redazione
6 Ottobre 2020 alle 10:06
Continuiamo invece a infischiarcene, ad andare in giro senza mascherine ed a fare ognuno come vogliamo che così invece l’economia l’aiutiamo. Mah!?
questa volta non lo metto come i più
7 Ottobre 2020 alle 14:41
C’è una sana via di mezzo. Usare le mascherine, tenere le distanza di sicurezza, igienizzare. Ma non fare allarmismo ingiustificato. E la stampa, più la tv francamente ma anche certa stampa specialmente online e non faccio nomi ma dalle nostre parti è chiaro di chi si tratta, ne sta facendo molto. Troppo.